Una parte della Fed vorrebbe aumentare i tassi
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
Il mercato toro potrebbe continuare per anni se si verificano 3 condizioni.
I Verbali FOMC lasciano trasparire la preoccupazione dei funzionari Fed e il desiderio di alcuni di loro di alzare i tassi nel futuro.
La Turchia sta faticando nella sua lotta all’inflazione dopo che la politica economica di Erdogan si è dimostrata fallimentare.
Nvidia vola grazie all’annuncio della nuova generazione di Chip, ancora più potenti.
La settimana passata
La settimana appena conclusa ha visto dei risultati misti sui principali listini americani. Il Dow Jones è calato del -2,3%, l’S&P500 è rimasto piatto e il NASDAQ è cresciuto del 1,4%. Tuttavia dobbiamo sottolineare che a salvare la performance dell’S&P500 e del NASDAQ ha contribuito Nvidia che ha riportato una trimestrale stellare.
Non sappiamo quando il mercato rialzista, iniziato nell'ottobre 2022, potrà finire, tuttavia crediamo che possa continuare ancora anche nei prossimi anni, con rendimenti più bassi. Perché ciò avvenga sarà necessario che si verifichino 3 condizioni: abbassamento dell’inflazione, riduzione dei tassi e aumento della produttività.
Questo ultimo punto è strettamente legato all’intelligenza artificiale, che potrebbe essere un volano importante per molte aziende.
Storicamente i mercati toro sono più lunghi e più forti dei mercati orso. Dal 1946, il mercato orso medio dell'S&P500 è durato circa 16 mesi con cali medi del 34%, mentre il mercato toro medio è durato circa 5,6 anni, con guadagni medi del 192%.
Anche eliminando i due mercati toro più lunghi, il mercato toro medio dura circa 4,3 anni e guadagna il 125%. Al momento è trascorso poco più di un anno e mezzo dall'inizio del mercato toro, con l'S&P500 in rialzo di circa il 48%.
Una parte della Fed vorrebbe aumentare i tassi
Dall’ultima pubblicazione dei verbali FOMC traspare la preoccupazione dei dirigenti della Fed. Ricordiamo che i verbali riguardano la riunione che si è tenuta 3 settimane fa quando i dati del CPI che erano stati pubblicati avevano mostrato ancora una volta la difficoltà di raggiungere il target del 2%
La Fed mira a un tasso di inflazione del 2%, ma tutti gli indicatori mostrano un aumento dei prezzi ben al di sopra di questa soglia.
“I partecipanti hanno osservato che, sebbene l'inflazione sia diminuita nell'ultimo anno, negli ultimi mesi non si sono registrati ulteriori progressi verso l'obiettivo del 2% del Comitato”, si legge nel verbale. “I dati mensili recenti hanno mostrato aumenti significativi nelle componenti dei prezzi dei beni e dei servizi”.
Probabilmente il passaggio più intenso è quello in cui si legge che: “diversi partecipanti hanno espresso la volontà di inasprire ulteriormente la politica se i rischi per l'inflazione dovessero concretizzarsi in modo da giustificare tale azione”.
Nonostante questo, diversi funzionari della Fed, inclusi il presidente Jerome Powell e il governatore Christopher Waller, hanno dichiarato dopo la riunione che difficilmente la prossima mossa sarà un rialzo dei tassi.
Dalla riunione si sono visti alcuni segnali positivi lato inflazione. L'indice dei prezzi al consumo di Aprile ha mostrato un tasso di inflazione del 3,4% annuo, leggermente inferiore a Marzo. Escludendo alimentari ed energia, il CPI core si è attestato al 3,6%, il valore più basso dall'Aprile 2021.
Questi dati non frenano la paura dei consumatori. Le prospettive di inflazione a un anno sono al 3,5%, il massimo da Novembre.
Per i funzionari diventa sempre più importante guardare quello che succede alle famiglie a basso reddito. Nei verbali si legge che: “Molti partecipanti hanno notato segnali che indicano che le finanze delle famiglie a basso e medio reddito sono sempre più sotto pressione, il che rappresenta un rischio negativo per le prospettive di consumo”.
L’uso delle carte di credito o del buy now pay later stanno aumentando, ma questi strumenti hanno dei tassi d’interesse molto elevati che all’inizio non si percepiscono. In Turchia questo meccanismo sta creando sempre più problemi e il rischio che lo diventi anche per il consumatore americano medio è concreto.
Perché la Turchia deve sovvenzionare dei ristoranti
In giro per Istanbul si possono vedere dei particolari ristoranti che sono sempre molto affollati.
Si chiamano kent lokantası, e sono un tipo di ristorante sovvenzionato dal Comune. All’interno è possibile mangiare con solo 40 lire turche, contro le 200 che si spenderebbe altrove (6,25 dollari).
Le 14 kent lokantası di Istanbul servono circa 1.000 pasti al giorno al prezzo di 40 TL. Sono stati istituiti nel 2022 durante una grave crisi inflazionistica, quando l'inflazione ha superato l'85%. Ma dopo due anni, la domanda rimane alta e Istanbul prevede di aprire altri 24 punti vendita.
Questi ristoranti sono la prova di quanto il governo del presidente Recep Tayyip Erdoğan abbia faticato a contenere l'inflazione, un anno dopo aver avviato una grande riforma economica.
La banca centrale turca ha alzato il tasso di interesse principale al 50% dall'8,5% , mentre il tasso d'interesse massimo mensile sulle carte di credito, molto utilizzate dai cittadini turchi, è triplicato al 4,25% dallo scorso Giugno.
Sono state avviate anche politiche fiscali restrittive. Il governo ha promesso settimana scorsa di ridurre la spesa pubblica in vari settori, tra cui la costruzione di nuovi edifici pubblici. Il governo ha anche aumentato le tasse e ha annunciato che non incrementerà il salario minimo quest'anno.
Ora Erdoğan, che aveva vinto le ultime elezioni con più difficoltà e solamente dopo aver fatto grandi concessioni prima delle elezioni, ha promesso che non ci sarà “nessun passo indietro” rispetto al nuovo piano.
Il nuovo programma economico della Turchia sembra stia piacendo ai mercati finanziari mondiali. Nell'ultimo period, fondi internazionali hanno comprato quasi 10 miliardi di dollari in azioni turche e debito pubblico denominato in lire.
Per i cittadini va molto peggio. La soglia di povertà assoluta, stimata dai sindacati il mese scorso a 17.725 TL al mese per una famiglia di quattro persone, è salita oltre il salario minimo di circa 17.000 TL ad Aprile. Molti dei lavoratori poveri non riescono a soddisfare i bisogni primari.
La scoppiettante trimestrale di Nvidia
Tutti sapevano che la trimestrale di Nvidia sarebbe stata ricca di sorprese, sia che avesse battuto le aspettative, come è successo, sia che avesse fallito.
Le vendite straordinarie di chip per l'intelligenza artificiale hanno fatto schizzare il fatturato di Nvidia del 262% nell'ultimo trimestre, superando le più ottimistiche previsioni.
Jensen Huang, CEO della società, ha informato gli investitori che quest'anno l'azienda registrerà notevoli entrate dai nuovi chip Blackwell, grazie all'aumento esponenziale della domanda di potenza di calcolo necessaria per l'intelligenza artificiale generativa.
L’idea di Huang è di lanciare chip sempre più potenti con cadenza annuale. “Dopo Blackwell, arriverà un altro chip, mantenendo il nostro ritmo annuale”.
Al momento la domanda di GPU per data center di Nvidia per l'IA è aumentata vertiginosamente, con tutte le maggiori aziende tecnologiche che si stanno affrettando a fare scorte per offrire nuovi potenti prodotti di IA su larga scala.
Le big tech Google, Microsoft, Meta e Amazon hanno dichiarato che manterranno alti i loro investimenti per tutto il 2024.
Questa domanda si vede nella crescita del fatturato dell’azienda. I ricavi del primo trimestre sono stati di 26 miliardi di dollari, superando le stime del consenso di 24,7 miliardi. Nvidia prevede un fatturato di circa 28 miliardi di dollari per il secondo trimestre, con una variazione del 2% rispetto alle previsioni di 26,8 miliardi.
A trainare i ricavi ci pensa il fatturato nel settore dei data center, che comprende i chip per l'intelligenza artificiale, che è cresciuto del 427% rispetto all'anno precedente.
Al momento la domanda riguarda le GPU Hopper di ultima generazione, mentre le spedizioni del chip Blackwell inizieranno questo trimestre.
I chip Blackwell, sono due volte più potenti dell'attuale generazione di chip e offrono prestazioni cinque volte superiori per l'inferenza, ovvero la capacità di rispondere alle domande.
Al momento la domanda è così forte che l’azienda può permettersi di lanciare una nuova versione ogni anno ma la tendenza potrebbe non durare nei prossimi anni.
L'azienda ha anche annunciato un frazionamento azionario 10 per 1 a partire dal 7 Giugno e ha deciso di aumentare del 150% il dividendo trimestrale in contanti. Queste scelte dovrebbero rendere ancora più appetibile il titolo per gli investitori, considerando che l’azienda è terza per market cap negli Stati Uniti.
Intanto i competitor di Nvidia non se ne stanno con le mani in mano. AMD e Intel hanno lanciato chip per data center AI per competere con quelli di Nvidia ma hanno anche riportato risultati deludenti per il primo trimestre e previsioni modeste per l’anno.
La settimana che verrà
La prossima settimana vedrà la comunicazione delle revisioni del PIL di Stati Uniti e Italia. Inoltre saranno pubblicati i primi dati dell’inflazione europea e venerdì il PCE, che i mercati guarderanno con grande attenzione.
Trimestrali
Lunedì 20/5: Wix.com, Ryanair, Zoom
Martedì 21/5: Zim, Macy’s
Mercoledì 22/5: Target, Pinduoduo, Nvidia, Snowflake
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Martedì 28/5
16.00 CB Consumer Confidence USA (Maggio): L'indagine sulla fiducia dei consumatori riflette le condizioni economiche prevalenti e i probabili sviluppi per i mesi a venire. Questo rapporto mensile illustra in dettaglio gli atteggiamenti dei consumatori, le intenzioni di acquisto, i piani di vacanza e le aspettative dei consumatori per quanto riguarda l'inflazione, i prezzi delle azioni e i tassi di interesse.
L’indice è previsto in peggioramento per il terzo mese consecutivo, scendendo dal 97.0 di Aprile al 95.9 di Maggio.
Mercoledì 29/5
13.00 MBA Mortgage Applications (24 Maggio: Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
Giovedì 30/5
14.30 US Initial Jobless Claims (25 Maggio): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità.
14.30 Seconda stima PIL USA (Q1): La seconda stima prevede una revisione del dato comunicato settimane fa. Al momento gli analisti si aspettano un valore definitivo del PIL del 1,5% contro il 1,6% comunicato nella prima stima del primo trimestre.
Venerdì 31/5
10.00 Stima finale PIL Italia (Q1): Gli analisti si aspettano una revisione al ribasso della stima iniziale di crescita del PIL italiano. Il nuovo dato previsto passa dal 0,7% al 0,6%.
11.00 Inflazione flash EU (Maggio): verranno pubblicati i dati flash (che poi dovranno essere confermati successivamente) dell’inflazione europea e gli analisti si aspettano un dato leggermente più alto rispetto al mese precedente. L’inflazione è prevista in crescita al 2,5% contro il 2,4% di Aprile, mentre l’inflazione core è prevista stabile al 2,7%.
14.30 Indice PCE USA (Aprile): Negli Stati Uniti, l'Indice dei prezzi della spesa per consumi personali fornisce una misura dei prezzi pagati per l'acquisto di beni e servizi a livello nazionale. Mentre l'Indice dei prezzi al consumo presuppone un paniere fisso di beni e utilizza pesi di spesa che non cambiano nel tempo per diversi anni, l'Indice dei prezzi della spesa per consumi personali utilizza un indice a catena e si basa sui dati di spesa del periodo corrente e del periodo precedente (noto come Indice dei prezzi di Fisher).
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