Trump chiede di abbassare il prezzo del petrolio
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
L’amministrazione Trump punta sull’intelligenza artificiale con il progetto “Stargate”, un’iniziativa che prevede investimenti per 500 miliardi di dollari e il rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche.
Trump ha chiesto all’Opec di ridurre i prezzi del petrolio per contenere l’inflazione e contrastare la guerra in Ucraina, promuovendo al contempo incentivi per la produzione interna. Ha inoltre elogiato il “carbone pulito” come risorsa strategica.
Il ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, guidato da Trump, rappresenta un duro colpo per la lotta al cambiamento climatico. André Corrêa do Lago ha sottolineato che questa decisione offre a paesi come Cina e Brasile un’occasione per assumere una leadership.
La Banca del Giappone ha aumentato i tassi di interesse a breve termine allo 0.5%, il livello più alto dal 2008, segnando un cambio di rotta verso la normalizzazione monetaria.
La settimana passata
La scorsa settimana si è chiusa positivamente per i principali indici americani: Il Dow Jones continua a salire più rapidamente, segnando un +2.2% e sottolineando la fiducia che gli investitori ripongono nel comparto industriale. S&P500 e NASDAQ crescono entrambe del +1.7%, mentre il petrolio scende del -3.6% sotto i 75$ al barile.
Sin dalla campagna presidenziale di Trump si è intesa l’importanza che riveste la tecnologia per il nuovo presidente degli Stati Uniti. La presenza di numerosi leader tecnologici all'inaugurazione presidenziale e l'annuncio di iniziative mirate hanno rafforzato queste prime impressioni.
Il presidente ha firmato un ordine esecutivo per rendere gli Stati Uniti leader globali nell’AI. Tra le iniziative principali c'è il progetto “Stargate”, che punta a costruire infrastrutture per l’AI e che prevede investimenti per 500 miliardi di dollari.
Elon Musk ha sottolineato che al momento Softbank, uno dei partner principali di Stargate, non dispone delle risorse previste nell’accordo. Bisognerà aspettare per capire quando e se verranno veramente realizzati questi piani.
Oltre all'AI, l'amministrazione Trump prevede di concentrarsi su politiche a favore della crescita economica, come la deregolamentazione e la riduzione delle tasse. Un esempio è l'estensione del Tax Cuts and Jobs Act (TCJA), che scadrà a breve, con i repubblicani che dovranno trovare le risorse per coprire le nuove riforme.
Trump chiede di abbassare il prezzo del petrolio
Possiamo definire particolare il sistema con cui Donald Trump sta cercando di contenere l’inflazione nel suo secondo mandato. Il nuovo presidente degli Stati Uniti ha sollecitato l'Opec a ridurre i prezzi del petrolio e ha richiesto un immediato abbassamento dei tassi di interesse globali.
Nel suo intervento al World Economic Forum di Davos, il presidente statunitense ha esortato Arabia Saudita e altri produttori a tagliare i costi del greggio.
Trump ha dichiarato che “Abbassare il prezzo del petrolio potrebbe porre fine alla guerra”, in riferimento all’aumento del valore delle esportazioni di petrolio russo dall’inizio della guerra con l’Ucraina.
Durante la conferenza Trump ha promosso il suo programma economico basato su deregolamentazione, tagli fiscali e incentivi per la produzione interna, avvertendo le aziende che non hanno stabilimenti negli Stati Uniti, che saranno soggette a pesanti dazi.
Il presidente ha anche rivelato di aver discusso con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che ha promesso investimenti fino a 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi anni. Trump ha però chiesto al principe di aumentare la cifra a mille miliardi di dollari.
Tuttavia, l’abbassamento prolungato del prezzo del petrolio avrà degli impatti sulla capacità dell’Arabia Saudita di investire negli Stati Uniti le cifre che si stanno concordando, in contrasto con gli obiettivi di Trump.
Sul fronte energetico, Trump ha elogiato il “carbone pulito” come risorsa chiave per sostenere lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Il nuovo presidente vuole puntare a costruire nuove centrali elettriche, per raddoppiare la capacità energetica del paese. Queste dichiarazioni hanno portato le azioni di Peabody, la maggiore compagnia carbonifera americana, a un aumento del 4%.
L’ultimo passaggio del discorso di Davos è stato rivolto all’Unione Europea, che è stata accusata da Trump di aver inflitto forti sanzioni contro le aziende tecnologiche statunitensi, definendole una “forma di tassazione” e minacciando di raddoppiare le aliquote fiscali, come risarcimento.
Cosa implica l’uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi
Donald Trump torna al posto di comando e riprende da dove ha lasciato, ritirando gli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi. Secondo André Corrêa do Lago, futuro capo della COP 30, questa decisione rallenterà notevolmente gli sforzi globali contro il riscaldamento climatico, ma offrirà a paesi come Cina, India e Brasile la possibilità di assumere una leadership maggiore.
Trump, già responsabile della prima uscita degli Stati Uniti nel 2017, ha ribadito la sua posizione definendo l'accordo “ingiusto e unilaterale”. Trump ha definito l’accordo come “ingiusto e unilaterale” mentre gli scienziati avvertono che il mondo è lontano dal contenere l'aumento della temperatura entro l’obiettivo dei 2°C prima della fine del secolo.
Gli Stati Uniti non sono l’unico paese che potrebbe abbandonare gli accordi di Parigi: anche l'Argentina, guidata da Javier Milei, potrebbe seguire. Tuttavia, Corrêa do Lago ha avvertito che un’uscita dall’Accordo di Parigi da parte dell’Argentina, comprometterebbe l’accesso ai benefici dell’accordo commerciale UE-Mercosur.
Il Brasile, paese del capo della COP 30, è un paese molto avanzato dal punto di vista della lotta al cambiamento climatico. Vanta una delle reti elettriche più sostenibili al mondo grazie all'energia idroelettrica e con il presidente Lula sono state avviate numerose politiche per ridurre la deforestazione nel paese.
Nonostante ciò, l’agricoltura, continua ad essere una fonte rilevante di emissioni, dato il ruolo del Paese come leader nella produzione di carne bovina e soia.
Molti ambientalisti hanno sollevato numerose critiche nei confronti del governo brasiliano per l’aumento della produzione di petrolio nel paese. Il presidente Lula ha risposto sottolineando l'importanza di una “transizione giusta” verso un'economia a basse emissioni di carbonio, senza danneggiare la popolazione più povera.
La Banca del Giappone alza i tassi di interesse al massimo in 17 anni
Per anni, il paese del Sol Levante, è stato un'eccezione nel mondo per la sua politica di tassi negativi o vicino allo 0. Venerdì la Banca del Giappone (BoJ) ha aumentato i tassi di interesse a breve termine allo 0.5%, segnando il livello più alto dal 2008.
La decisione è storica, perché segna un passo importante verso la normalizzazione della politica monetaria, sostenuta da segnali positivi di crescita economica, inflazione e salari.
Il governatore Kazuo Ueda ha scelto di agire in questo momento, grazie al supporto dei dati sull'economia giapponese che sono in linea con le aspettative della banca centrale.
“Le prospettive sono migliorate”, si legge nella dichiarazione della BoJ.
Dopo l'annuncio, lo yen si è rafforzato dello 0,6% contro il dollaro, mentre i rendimenti dei titoli di Stato decennali sono saliti all’1,22%. Le azioni giapponesi, invece, non hanno registrato variazioni significative.
Ueda ha mantenuto un approccio cauto durante la conferenza, sottolineando che la BoJ potrebbe agire nuovamente sui tassi, ma solamente in base ai dati dell’economia e dell’inflazione. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, è probabile un incremento dello 0,25% ogni sei mesi, fino a raggiungere l’1,5%.
Uno dei segnali più incoraggianti per il paese, che la BoJ ha evidenziato nel suo comunicato stampa, è che diverse aziende hanno manifestato l'intenzione di aumentare i salari durante le trattative annuali.
Questo cambio di rotta nella politica monetaria arriva dopo che, a Luglio, un rialzo a sorpresa dei tassi aveva provocato turbolenze sul mercato, incluso un crollo temporaneo delle azioni giapponesi.
La BoJ mira a un'inflazione stabile del 2% e prevede che l’indice dei prezzi al consumo, al netto degli alimenti freschi, raggiungerà il 2,5% nel 2025 e il 2% nel 2026, superando le stime precedenti. Tra i fattori che sostengono l'inflazione figura l’aumento dei prezzi del riso e di altri beni alimentari.
I dati pubblicati prima dell’annuncio mostravano un aumento del 3% dell’inflazione core a Dicembre, il dato più elevato degli ultimi 16 mesi.
La settimana che verrà
Calendario Economico
La prossima settimana sarà incredibilmente carica di eventi, quindi consigliamo a tutti i lettori di prestare attenzione alle notizie. Tre banche centrali (quella canadese, americana e europea) comunicheranno le decisioni sui tassi d’interesse. Verranno pubblicati i dati sulla disoccupazione nell’Area Euro e il PCE americano, oltre ai primi dati sulla crescita del PIL statunitense ed europeo.
Le trimestrali della settimana
Lunedì 27/1: Sofi, AT&T
Martedì 28/1: Boeing, GM, Lockheed Martin, Starbucks, Logitech
Mercoledì 29/1: ASML, Teva, Tesla, Meta, Microsoft, IBM
Giovedì 30/1: UPS, Mastercard, Apple, Intel, Visa
Venerdì 31/1: ABBVIE, Exxon,
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Lunedì 27/1
17.00 Vendita di nuovi immobili USA (Dicembre): La vendita della nuova casa avviene con la firma di un contratto di vendita o con l'accettazione di una caparra. La casa può essere in qualsiasi fase di costruzione: non ancora iniziata, in costruzione o già completata. Le vendite di case nuove rappresentano circa il 10% del mercato immobiliare statunitense. Le vendite di nuove case monofamiliari sono estremamente volatili da un mese all'altro e i dati preliminari sono soggetti ad ampie revisioni perché sono per lo più ricavati dai dati dei permessi di costruzione. Gli analisti si aspettano un leggero calo, dalle 0.664M di unità di Novembre alle 0.64M di unità di Dicembre.
Martedì 28/1
15.30 Ordini di beni durevoli MoM USA (Dicembre): Gli ordini di beni durevoli si riferiscono ai nuovi ordini effettuati ai produttori per la consegna di beni durevoli destinati a durare almeno tre anni. Gli analisti si aspettano una crescita mese su mese del +0.5%.
17.00 CB Consumer confidence USA (Gennaio): L'indagine sulla fiducia dei consumatori riflette le condizioni economiche prevalenti e i probabili sviluppi per i mesi a venire. Questo rapporto mensile illustra in dettaglio gli atteggiamenti dei consumatori, le intenzioni di acquisto, i piani di vacanza e le aspettative dei consumatori per l'inflazione, i prezzi delle azioni e i tassi di interesse. I dati sono disponibili per età, reddito, 9 regioni e i primi 8 Stati. Ci si aspetta un dato leggermente inferiore a quello di Dicembre, 104.7 contro 104.
Mercoledì 29/1
14.00 MBA Mortgage Applications (24 Gennaio): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
16.45 Decisione tassi d’interesse Banca Centrale canadese: Gli economisti si aspettano di assistere ad una riduzione di 25 punti base ai tassi fissati dalla Bank of Canada, che porterebbe il tasso di riferimento al 3%.
21.00 Decisione tassi d’interesse della Fed: È improbabile che la Fed possa decidere un ulteriore taglio dei tassi durante la riunione di Gennaio, nonostante i buoni risultati dell’inflazione.
Giovedì 30/1
12.00 Tasso di disoccupazione EU (Dicembre): Gli economisti prevedono un aumento, anche se leggero, della disoccupazione nell’area euro, con un valore finale al 6.4%.
12.00 Tasso di crescita del PIL EU Flash (Q4): Per gli analisti il PIL europeo dovrebbe crescere del +0.3% nel quarto trimestre.
15.15 Decisione sui tassi d’interesse BCE: Gli analisti si aspettano una riduzione dei tassi d’interesse al 2.9%, con un calo di 25 punti base rispetto all’ultimo taglio.
15.30 Tasso di crescita del PIL USA (Q4): A differenza della crescita stentata a cui è ormai abituata l’Europa, gli Stati Uniti sono previsti crescere del 3% durante il quarto trimestre dell’anno.
15.30 US Initial Jobless Claims (25 Gennaio): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente.
Venerdì 31/1
15.30 Indice PCE USA (Dicembre): Negli Stati Uniti, l'Indice dei prezzi della spesa per consumi personali fornisce una misura dei prezzi pagati per l'acquisto di beni e servizi a livello nazionale. Mentre l'Indice dei prezzi al consumo presuppone un paniere fisso di beni e utilizza pesi di spesa che non cambiano nel tempo per diversi anni, l'Indice dei prezzi della spesa per consumi personali utilizza un indice a catena e si basa sui dati di spesa del periodo corrente e del periodo precedente (noto come Indice dei prezzi di Fisher). Gli economisti si aspettano un indice in crescita al 2.6%, che sale rispetto al 2.4% registrato a Novembre, mentre il dato core dovrebbe rimanere fisso al 2.8%.
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