Tesla giù e Uber sale: tutto grazie a Musk
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
Le prime grandi banche americane hanno riportato i risultati del terzo trimestre battendo le stime degli analisti e dando il via alla stagione dei report. Un’economia in rallentamento non inficerà la crescita degli utili di quest’anno né il bull market.
L’inflazione americana è stata più alta delle aspettative, a causa del costo degli alloggi che continua a salire, anche se a ritmi meno serrati di un anno fa.
Dalla lettura dei verbali FOMC risalta come non tutti alla Fed fossero d’accordo nel procedere con una mossa così drastica, come quella di Settembre. Molti funzionari avrebbero preferito un approccio più graduale.
La conferenza di Musk e la presentazione dei nuovi robotaxi non è stata di certo un successo, con i robot Optimus che hanno rubato la scena grazie ai loro balletti, mentre gli investitori stanno ancora aspettando la presentazione della nuova macchina da 25.000 dollari.
La settimana passata
La settimana che si è appena chiusa è stata positiva per le borse, nonostante l’accelerazione del conflitto in medio oriente. I principali indici americani sono cresciuti tutti, con il Dow Jones al +1.2% seguito dall’S&P500 e dal NASDAQ al +1.1%. Anche il petrolio continua a salire, in rialzo del 1.6%.
È probabile che assisteremo ad un rallentamento della crescita del PIL statunitense nei prossimi due trimestri, in linea (o leggermente inferiore) con il tasso obiettivo del 2%.
Un'economia in fase di rallentamento, ma ancora in espansione, può rappresentare una base solida per il proseguimento della crescita degli utili aziendali, il che potrebbe sostenere ulteriormente il mercato rialzista dell’ultimo anno.
La stagione degli utili per il terzo trimestre è iniziata venerdì scorso, con alcune grandi banche statunitensi che hanno registrato risultati superiori alle attese. Le stime indicano una crescita degli utili trimestrali del 4,2%, segnando il quinto trimestre consecutivo di aumento.
Un ruolo fondamentale lo ricopriranno le Magnificent 7, le cui performance guidano l’andamento del mercato americano. Se le premesse dovessero rimanere quelle di quest’anno, potremmo assistere ad una crescita degli utili aziendali anche il prossimo anno, sebbene probabilmente a un ritmo inferiore al 15% previsto dagli analisti.
Ora l’nflazione scenderà più lentamente
Nel mese di Settembre l’inflazione negli Stati Uniti è scesa al 2.4%, più bassa di Agosto, ma superiore alle aspettative che la vedevano al 2.3% nel mese scorso.
Questo risultato è l'ultimo prima delle elezioni presidenziali del 5 Novembre, e probabilmente riduce l’ampiezza del taglio da effettuare nella riunione di Novembre. Dopo la pubblicazione dei dati, gli investitori hanno aumentato la fiducia in una riduzione di un quarto di punto nella riunione di Novembre della banca centrale.
I mercati stanno scontando circa il 90% di probabilità di un taglio a Novembre, rispetto all'80% stimato prima della pubblicazione dei dati.
Sebbene l’inflazione sia scesa, l’inflazione core, quella che esclude gli elementi più volatili come cibo ed energia, è aumentata oltre le aspettative, attestandosi al 3,3% su base annua, mentre gli economisti si aspettavano che il tasso core rimanesse stabile al 3,2% di Agosto.
Ogni progresso da qui in avanti potrebbe diventare più difficile da conseguire, riportando in auge l’idea che la nuova normalità, almeno per qualche tempo, potrebbe essere un’inflazione e i tassi al 3%.
Anche i dati sulle richieste di disoccupazione pubblicati giovedì hanno superato le aspettative degli economisti. Il numero di americani che ha fatto richiesta per l'assicurazione contro la disoccupazione è salito a 258.000, quasi 30.000 in più rispetto alle previsioni, segnando il maggior aumento settimanale da Agosto 2023.
I dati negativi avvantaggiano Trump, che ha impostato la sua campagna elettorale proprio sull’economia americana, mentre svantaggiano la Harris.
La campagna di Trump ha sfruttato i nuovi dati su inflazione e disoccupazione, avvertendo che l'economia statunitense "precipiterà nella peggiore depressione della storia" se Harris dovesse vincere le elezioni.
"Gli americani continueranno a vedere erosi i loro stipendi con un'inflazione esorbitante e tasse più alte", ha affermato Trump in una dichiarazione rilasciata giovedì.
I banchieri centrali americani stanno attenzionando con molta cura i dati e più di uno si è dimostrato favorevole a non intaccare il livello dei tassi d’interesse nella sessione di Novembre qualora non ci fosse il supporto di questi ultimi.
L'inflazione mensile complessiva è rimasta stabile allo 0,2% a Settembre, lo stesso valore dei due mesi precedenti, principalmente a causa degli aumenti dei prezzi nel settore alimentare e immobiliare. I prezzi dell'energia, invece, sono diminuiti dell'1,9% durante il mese.
Seamus Mac Gorain, responsabile globale dei tassi presso JPMorgan Asset Management, ha affermato che ridurre l'inflazione legata agli alloggi sarà cruciale per consentire alla Fed di riportare l'inflazione al target previsto.
Il grande problema del dato core è il prezzo degli alloggi che continua a tenere elevata l’inflazione. Sebbene i costi degli affitti siano in calo negli Stati Uniti da circa un anno, l'indice complessivo "alloggi" del Bureau of Labor Statistics è continuato a salire, di mese in mese.
Alla Fed non erano tutti d’accordo…
Sono stati pubblicati i documenti relativi all’incontro di Settembre dove la Fed ha deciso di abbassare di 50 punti base i tassi di riferimento. I membri della Federal Reserve non hanno raggiunto un consenso unanime riguardo alla decisione, con molti che sostenevano un approccio più graduale nei futuri tagli dei tassi.
La decisione presa a Settembre, che ha portato il tasso di riferimento tra il 4.75% e il 5%, non è stata approvata all'unanimità, con Michelle Bowman come primo governatore a dissentire dal 2005.
Bowman ha affermato che un taglio più moderato di un quarto di punto avrebbe "evitato di stimolare la domanda in modo eccessivo e ingiustificato".
Dai verbali emerge che la decisione è stata controversa: "Molti partecipanti hanno osservato che una riduzione di un quarto di punto sarebbe stata coerente con un approccio graduale alla normalizzazione della politica monetaria, permettendo ai responsabili delle politiche di valutare l'effetto delle misure sulla base dell'evoluzione economica".
I sostenitori del taglio da 50 punti hanno ottenuto l'appoggio della "maggioranza sostanziale", e tra loro alcuni si erano dimostrati disposti a ridurre i tassi già a Luglio.
Il grafico "dot plot" delle proiezioni individuali dei funzionari della Fed, rivelava che la maggior parte dei membri prevedeva un altro taglio di mezzo punto entro la fine dell'anno, seguito da un ulteriore taglio nel 2025, con stime che portavano i tassi tra il 3.25% e il 3.5%.
Già dai verbali emerge come si voglia evitare di correre forsennatamente neIl’allentamento della politica monetaria statunitense. I dati dell’inflazione e sull’occupazione di Settembre sembrano confermare la correttezza di questo approccio.
Dopo l'incontro, i vertici della Fed hanno indicato una bassa probabilità di un altro taglio di mezzo punto alla prossima riunione di Novembre.
La prossima riunione della Fed si terrà pochi giorni dopo le elezioni presidenziali statunitensi, con un altro incontro a metà Dicembre.
Tesla giù e Uber sale: tutto grazie a Musk
Come sempre, le presentazioni organizzate dal CEO di Tesla, Elon Musk, sono accolte con opinioni contrastanti dagli addetti ai lavori. Nell’ultima, tenutasi questa settimana, è stato svelato il "Cybercab", un taxi a guida autonoma dal costo inferiore ai 30.000 dollari.
Secondo Musk, la produzione dei robotaxi dovrebbe iniziare prima del 2027, anche se il servizio dovrà ottenere l'approvazione delle autorità di regolamentazione. Tesla ha inoltre presentato un prototipo di veicolo autonomo per 20 persone, chiamato "Robovan."
Dal 5 Aprile, quando Tesla ha annunciato un "Robotaxi Day", le azioni dell'azienda sono aumentate del 45% in attesa della presentazione. Era un evento attesissimo, perché una buona parte della valutazione dell’azienda si basa proprio sulla capacità di quest’ultima di essere disruptive nel settore del trasporto privato a pagamento.
Musk ha suggerito che l'avanzamento della guida autonoma e dell'intelligenza artificiale potrebbe far salire il valore di mercato dell'azienda a 5 mila miliardi di dollari, circa sette volte il valore attuale.
Tuttavia, le azioni sono scese di quasi il 9% nelle prime contrattazioni di venerdì.
Dopo numerosi rinvii, l'evento di Musk è iniziato con quasi un'ora di ritardo e si è concluso in meno di 30 minuti, con i robot umanoidi autonomi Optimus che hanno ballato in quello che sembrava essere un enorme acquario.
I robot hanno preso la scena (come non aspettarselo d‘altronde?) e Musk ha dichiarato che verrà commercializzato a meno di 30.000 dollari una volta prodotto su larga scala.
Lo show non ha stupito come ci si aspettava e gli investitori sono rimasti delusi dall’assenza di un annuncio relativo al veicolo elettrico più economico, noto ufficiosamente come Model 2, con un prezzo di 25.000 dollari, che avrebbe potuto dare nuova vita alla gamma di prodotti Tesla, ormai datata.
Sono anni che Musk fa annunci esaltanti sui robotaxi che però non trovano riscontri reali: promise la prima volta nel 2017, che sarebbero stati effettuati i primi viaggi completamente autonomi da Los Angeles a New York durante l’anno. Nel 2019 aveva previsto che 1 milione di robotaxi sarebbero stati in circolazione entro l'anno successivo.
Giovedì, Musk ha dichiarato che le corse non supervisionate con il software di guida autonoma di Tesla potrebbero essere disponibili in Texas e California già dal prossimo anno.
A differenza dei competitor principali come Waymo e Baidu, che usano lidar, sensori a laser e mappe ad alta definizione per comprendere l'ambiente circostante, i robotaxi di Tesla si basano esclusivamente su telecamere e intelligenza artificiale per guidare i veicoli.
Diversi analisti hanno sottolineato che Musk non ha offerto "prove tangibili" sui progressi della tecnologia autonoma di Tesla, rendendo difficile valutare la fattibilità degli obiettivi illustrati durante l'evento.
La presentazione fallimentare ha spinto verso l’alto il prezzo delle azioni di Uber, che hanno guadagnato circa l’8% nella seduta di venerdì. Se mai i robotaxi dovessero vedere la luce, costituirebbero un serio pericolo per il business model di Uber.
La settimana che verrà
Calendario Economico
La prossima settimana sarà caratterizzata dai dati provenienti dall’area euro, principalmente quelli relativi all’inflazione e dell'indice ZEW. Inoltre la BCE potrebbe annunciare un ulteriore taglio dei tassi d’interesse durante la sessione di Ottobre.
Trimestrale della settimana - i principali istituti finanziari americani
Martedì 15/10: Bank of America, Goldman Sachs, Citigroup, Interactive Broker
Mercoledì 16/10: Morgan Stanley, USB
Giovedì 17/10: Netflix
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Martedì 15/10
11.00 ZEW Economic Sentiment index EU (Ottobre): Nell'area euro, l'indice ZEW Economic Sentiment misura il livello di ottimismo degli analisti sugli sviluppi economici previsti per i prossimi 6 mesi. L'indagine copre fino a 350 analisti finanziari ed economici. L'indice è costruito come differenza tra la percentuale di analisti ottimisti e quella di analisti pessimisti sullo sviluppo dell'economia. Pertanto, l'indicatore ZEW misura la fiducia su una scala da -100 (tutti gli analisti prevedono un peggioramento dell'economia) a 100 (tutti gli analisti prevedono un miglioramento). Il valore 0 indica la neutralità. Gli analisti prevedono un calo dell’indice a 7, rispetto al 9.3 di Settembre.
11.00 Industrial Production YoY (Agosto): Nell'area dell'euro, la produzione industriale misura la produzione delle imprese integrate nel settore industriale dell'economia, come l'industria manifatturiera, l'industria mineraria e i servizi di pubblica utilità. La previsione è di un calo del -1%.
Mercoledì 16/10
13.00 MBA Mortgage Applications (11 Ottobre): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
Giovedì 17/10
11.00 Tasso d’inflazione EU (Settembre): Gli analisti si aspettano un’inflazione del 1.8% per il mese di Settembre. Si tratterebbe del primo dato al di sotto della soglia del 2% da anni nell’area euro.
14.15 Decisione tassi d’interesse BCE: Gli economisti prevedono un calo di 25 punti base del tasso di riferimento, ulteriore taglio dopo quello di Settembre.
14.30 Retail Sales MoM USA (Settembre): Il rapporto sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti fornisce una misura aggregata delle vendite di beni e servizi al dettaglio in un periodo di un mese. Esistono tredici tipi principali di rivenditori. La previsione è di una crescita di +0.2% rispetto ad Agosto.
14.30 US Initial Jobless Claims (12 Ottobre): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente.
Venerdì 18/10
14.30 Permessi di costruzione prel USA (Settembre): I permessi di costruzione si riferiscono alle approvazioni rilasciate dalle giurisdizioni locali prima che la costruzione di un edificio nuovo o esistente possa avvenire legalmente. Non tutte le aree degli Stati Uniti richiedono un permesso di costruzione. È previsto un leggero calo dei permessi di costruzione per il mese di Settembre.
Ultimi video usciti sul mio canale YouTube
Investire in obbligazioni è una delle strategie più comuni per chi cerca stabilità e un flusso costante di reddito. Anche se meno rischiose rispetto alle azioni, le obbligazioni richiedono una certa conoscenza delle loro dinamiche per essere gestite correttamente. In questo video andiamo ad fornire una guida dettagliata su come investire in obbligazioni.
Investire nei mercati emergenti può offrire opportunità interessanti, ma comporta anche dei rischi significativi. In questo video esploreremo i vantaggi e i rischi legati a questa asset class, analizzando le ragioni per cui potrebbe essere interessante includerla in un portafoglio e quelle per cui, invece, potrebbe essere meglio evitarla. Vediamo insieme una panoramica completa per capire se e quando ha senso considerare i mercati emergenti come parte della propria strategia di investimento.
Nuovo appuntamento della nostra rubrica "Rispondo alle domande più interessanti di Reddit Italia Personal Finance". In questo video ho selezionato per voi le domande più votate e discusse di questo mese. Ci immergeremo in una varietà di tematiche, rispondendo ai quesiti che hanno suscitato maggiore interesse e curiosità tra gli utenti.