Evitato lo "shutdown" del governo americano
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
Il VIX è ai livelli più bassi in un anno e gli investitori stanno prendendo le misure alla Fed.
Lo “shutdown”potrebbe alterare i dati a disposizione della Fed e ritardare l'aumento dei tassi.
I dati del PCE sono stati positivi e incoraggianti.
Il presidente della Evergrande è stato trattenuto dalla polizia cinese per possibili illeciti nella gestione dell’azienda.
La trimestrale di Nike evidenzia un’azienda in crescita ma che fatica ad aumentare la profittabilità.
La settimana passata
La settimana appena conclusa non si è orientata verso una direzione ben precisa. I principali listini americani si sono mossi in modo scollegato gli uni dagli altri. Il Dow Jones, tipicamente l’indice meno mobile dei tre, ha registrato un inaspettato -1,3% seguito dall’S&P500 al -0,7% e dal NASDAQ che ha invece registrato una performance positiva, al +0,1%.
I mercati sembrano star prendendo le misure alla Fed per la prima volta dall’inizio dell’anno. I mesi estivi in questo senso, sono stati un momento di consapevolezza per gli investitori, che finalmente stanno accettando di vivere in un periodo di tassi alti, che si protrarrà per diversi anni.
Dopo aver toccato un massimo post-pandemia a Luglio, il mercato azionario ha subito un calo di quasi il 7% nei mesi di Agosto e Settembre. È la terza volta che un calo di questa portata si verifica quest’anno, e ogni volta nel mese successivo si è assistito ad una ripresa.
L'indice VIX (spesso definito "indice della paura", in quanto misura la volatilità del mercato a breve termine) è aumentato a Settembre, ma è rimasto ben al di sotto dei valori registrati durante i sell-off di Marzo, Dicembre e Ottobre quando si sono verificati gli altri cali.
Evitato lo "shutdown" del governo americano
Il governo americano è riuscito a evitare uno "shutdown" imminente, dopo che camera e senato hanno approvato una misura con un ampio sostegno bipartisan per estendere il finanziamento al governo fino a metà novembre.
Questo progresso sorprendente ha rovesciato le aspettative che il Congresso fosse troppo diviso per approvare qualcosa in tempo per mantenere il governo finanziato oltre l'orario di chiusura delle 12:01 di questa domenica.
La Camera ha votato 335-91 a favore della misura di finanziamento. Alcune ore dopo, il Senato ha votato 88-9 per approvare la legge. Nella tarda serata di sabato il Presidente Biden ha firmato il provvedimento, scongiurando lo shutdown del governo poche ore prima che si verificasse. La misura include 16 miliardi di dollari per l'assistenza in caso di calamità, ma esclude l'aiuto all'Ucraina. Esclude anche le misure di sicurezza al confine richieste dai repubblicani.
Nel suo ultimo sforzo, il Presidente della Camera Kevin McCarthy ha abbandonato le richieste di tagli profondi alla spesa ed è riuscito a far passare il disegno di legge con il sostegno dei democratici. "È facile essere un conservatore che non vuole fare nulla", ha dichiarato McCarthy dopo il voto alla Camera. "Ma credo che l'America voglia un conservatore che può far funzionare il governo in modo efficiente, efficace e responsabile".
L’inflazione si raffredda ad Agosto
Venerdì sono stati pubblicati i dati dell’indice PCE che hanno rivelato una piacevole notizia. L'indice è aumentato dello 0,4% il mese scorso, a causa dell’impennata dei prezzi dei beni energetici, gas e petrolio su tutti, che sono cresciuti del 6,1% rispetto a Luglio.
Il dato core, che esclude i prodotti alimentari e l'energia, è aumentato solo dello 0,1% mese su mese ad Agosto, il più debole incremento mensile dal 2020. La Fed deve gioire di questa notizia, perché è un chiaro indizio del successo della politica di aumento dei tassi.
Nei tre mesi estivi fino ad Agosto, il dato core è cresciuto ad un tasso annualizzato del 2,2% molto vicino all’obiettivo delle Fed del 2%.
Tuttavia l’aumento dei prezzi nel settore energetico sono una minaccia notevole al successo della Fed, come anche delineato da Powell nella sua conferenza post-meeting Fed.
Le buone notizie hanno avuto effetti anche sulle attese dei mercati riguardo futuri rialzi dei tassi. Per il prossimo meeting Fed, i futures hanno mostrato venerdì le probabilità di un aumento dei tassi in ribasso al 15%, in calo rispetto al 19% di giovedì e al 28% di una settimana fa.
Anche per dicembre sono incrementate le probabilità di tassi nuovamente bloccati, senza il nuovo rialzo atteso dalla maggioranza dei membri della Fed nelle ultime proiezioni.
Il presidente di Evergrande è indagato
Hui Ka Yan, presidente di Evergrande, il colosso cinese che con il suo default ha scatenato una profonda crisi nel mercato immobiliare cinese, è stato posto sotto il controllo della polizia e messo sotto sorveglianza.
Hui Ka Yan è sospettato di aver compiuto azioni illegali che hanno portato la società a non essere in grado di ripagare i suoi debiti.
Secondo l’azienda, l'indagine sta impedendo di adempiere ai propri doveri verso i creditori, citando la necessità di rispettare le misure imposte dai massimi organi di regolamentazione finanziaria in Cina, impedendo di fatto il piano di ripagamento concordato.
Hui Ka Yan è stato per diverso tempo l’uomo più ricco dell’Asia, cavalcando l’onda della urbanizzazione in Cina. Tuttavia il favore politico che lo aveva accompagnato per anni ha cominciato a vacillare. L'anno scorso Hui è stato escluso dalla Conferenza consultiva politica del popolo cinese, un organo consultivo del Congresso nazionale del popolo di Pechino di cui era entrato a far parte nel 2008.
La trimestrale di Nike
Giovedì sono stati annunciati i risultati dell’ultima trimestrale di Nike, che si sono rivelati per lo più positivi anche se con alcune note stonate. Un esempio di ciò sono state le vendite che hanno mancato le previsioni degli analisti di 62,1 milioni di dollari.
Il fatturato complessivo è stato di 12,94 miliardi di dollari, registrando un aumento del 2% rispetto ai 12,69 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dell'anno scorso. In questo caso va sottolineato come i ricavi provenienti dagli Stati Uniti siano scesi di circa il 2%, passando da 5,51 a 5,42 miliardi di dollari.
La debolezza maggiore in Nord America è stata quella delle calzature, con un calo dei ricavi da 3,81 a 3,73 miliardi di dollari. Sebbene il fatturato all'ingrosso dell'azienda nel trimestre sia diminuito solo dell'1%, in tutto il Nord America il calo è stato dell'8% ma va sottolineato il dato positivo dell’inventario, diminuito del 10%.
L'unico altro punto debole dell'azienda emerso dalla trimestrale, riguarda il brand Converse. Il fatturato è sceso del 9% circa, passando da 643 a 588 milioni di dollari.
Da quanto scritto, sembrerebbe di star parlando di una trimestrale pessima. Eppure, come anticipato all’inizio dell’articolo, ci sono stati diversi fattori positivi. Il fatturato della Grande Cina è stato particolarmente forte su base organica, con un aumento del 12%, che si riduce al 5% se si considerano i cambi delle valute.
Se si tiene conto delle fluttuazioni valutarie, la crescita maggiore è venuta dalle attività EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), con un aumento del fatturato dell'8%. I ricavi delle attrezzature sono cresciute del 27%, mentre le calzature hanno registrato un aumento notevole del 12%.
La società ha registrato un EPS di 0,94 dollari, leggermente superiore a quello di 0,93 dollari registrato un anno prima e ben 18 centesimi superiore rispetto alle stime degli analisti. Tuttavia, l'aumento della redditività per azione è stato determinato dalla riduzione del 2,7% del numero di azioni rispetto all'anno precedente.
In definitiva questa trimestrale ci lascia l’immagine di un colosse che riesce ancora a crescere, anche in un contesto di contrazione dei consumi, ma la cui profittabilità aumenta grazie soprattutto ai buyback effettuati nel corso dell’anno.
La settimana che verrà
La prossima settimana avrà due temi principali: da una parte i risultati dell’ISM che sono un ottimo spunto per indagare l’andamento dei due settori trainanti dell’economia, quello manifatturiero e quello dei servizi. Dall’altra parte troviamo i dati sulla disoccupazione, che verranno condivisi venerdì.
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Lunedì 2/10
16.00 ISM Manufacturing PMI (Settembre): Il rapporto ISM sul settore manifatturiero si basa sui dati raccolti dai responsabili degli acquisti e delle forniture a livello nazionale. Le risposte al sondaggio riflettono l'eventuale variazione del mese in corso rispetto al mese precedente. Per ciascuno degli indicatori misurati (nuovi ordini, ordini arretrati, nuovi ordini di esportazione, importazioni, produzione, consegne dei fornitori, scorte, scorte dei clienti, occupazione e prezzi), il rapporto mostra la percentuale di risposte, la differenza netta tra il numero di risposte in senso economico positivo e negativo e l'indice di diffusione. Una lettura del PMI superiore al 50% indica che l'economia manifatturiera è generalmente in espansione; una lettura inferiore al 50% indica che è generalmente in declino.
Da circa dieci mesi l’indicatore segna una compressione del settore manifatturiero americano. Gli analisti si aspettano un proseguimento di questo trend, con il PMI previsto al 47,7.
Mercoledì 4/10
13.00 MBA Mortgage Applications (29 Settembre): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
16.00 ISM Service PMI (Settembre): Il Report On Business® dell'ISM non manifatturiero si basa sui dati raccolti dai responsabili degli acquisti e delle forniture a livello nazionale. Le risposte al sondaggio riflettono l'eventuale variazione del mese in corso rispetto al mese precedente. Per ciascuno degli indicatori misurati (attività commerciale, nuovi ordini, arretrati di ordini, nuovi ordini di esportazione, variazione delle scorte, sentiment sulle scorte, importazioni, prezzi, occupazione e consegne ai fornitori), il rapporto mostra la percentuale che riporta ciascuna risposta e l'indice di diffusione. Una lettura dell'indice superiore al 50% indica che l'economia non manifatturiera in quell'indice è generalmente in espansione; una lettura inferiore al 50% indica che è generalmente in calo.
Mentre il manifatturiero sta attraversando un periodo di compressione, i servizi continuano a sostenere l’economia statunitense. La previsione è di una leggera contrazione rispetto ad agosto, con un valore di 53,6.
Giovedì 5/10
14.30 US Initial Jobless Claims (30 Settembre): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità.
Venerdì 6/10
14.30 Non-farm Payrolls (Settembre): I Nonfarm payrolls sono un rapporto sull'occupazione pubblicato mensilmente, di solito il primo venerdì d'ogni mese, e influenzano pesantemente il dollaro USA, il mercato obbligazionario e il mercato azionario. Sono un indicatore importante da associare al tasso di disoccupazione per analizzare l’andamento del mercato del lavoro. Gli analisti si aspettano 163K nuove unità, in netto calo rispetto ad Agosto.
14.30 Tasso di disoccupazione (Settembre): Negli Stati Uniti, il tasso di disoccupazione misura il numero di persone che cercano attivamente un lavoro come percentuale della forza lavoro. Gli analisti si aspettano che il tasso scenda al 3,7% dal 3,8% di Agosto. Le aspettative della Fed sono di un tasso di disoccupazione tra il 4-4,5% per la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
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