L’inflazione in America continua a scendere
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
La Fed ha interrotto i rialzi dopo più di un anno: quali saranno le prossime mosse?
L’inflazione negli Stati Uniti continua a scendere ma è ancora distante dal 2%
La Fed e la BCE stanno affrontando la stessa battaglia ma a due velocità diverse
L’FTC e un giudice americano bloccano l’acquisizione di Activision Blizzard
La settimana passata
La settimana appena trascorsa è stata scoppiettante. Tutti i principali indici americani sono stati in rialzo: il NASDAQ guida questa speciale classifica registrando una delle migliori performance delle ultime settimane, con un +3,2%, seguito dall’S&P500 al +2,6% e dal Dow Jones al +1,2%.
L’andamento del mercato questa settimana è stato condizionato sicuramente dalla decisione della Fed di sospendere l’aumento dei tassi per Giugno. Della decisione in sé parleremo più avanti nella newsletter, adesso ci concentriamo sulle conseguenze e su cosa potrebbe cambiare in futuro.
Non bisogna confondere una pausa nei rialzi con la sospensione totale della politica monetaria restrittiva. Le ultime proiezioni del comitato Fed prevedono due ulteriori di 25 punti base (0,50% in totale) per quest'anno.
Negli ultimi 30 anni, la Fed ha abbandonato la politica restrittiva solo con un’inflazione core molto bassa (in media del 2,4%). Oggi è del 5,3%, e le precedenti pause si sono verificate quando l'inflazione core era ben al di sotto del tasso dei fed funds.
Gli effetti degli aggressivi rialzi dei tassi dell'ultimo anno devono ancora manifestarsi appieno nel sistema. Tra gli anni '60 e '80, le contrazioni economiche sono iniziate più o meno in concomitanza con il picco del tasso di riferimento della Fed, mentre dagli anni '90, i tassi hanno raggiunto il loro picco diversi trimestri prima dell'inizio delle recessioni.
Questa pausa servirà per valutare i dati in arrivo, in modo da limitare il rischio di un eccessivo irrigidimento da parte della Fed in un'economia già in fase di indebolimento.
L’inflazione in America continua a scendere
L’inflazione negli Stati Uniti continua a scendere a ritmo notevole. Gli ultimi dati del CPI ci raccontano di un’inflazione che ha battuto le stime degli analisti raggiungendo il 4%, con il minore incremento da marzo 2021.
Se si escludono le voci volatili come cibo ed energia, tuttavia, il CPI "core" è aumentato di un altro 0,4% a Maggio, eguagliando l'aumento di Aprile. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, i prezzi core sono aumentati del 5,3%.
La decelerazione che si è vista nel CPI dipende da un calo del 3,6% dei prezzi dell'energia e da un modesto aumento dello 0,2% dei prezzi dei generi alimentari, che sono in contrazione da inizio anno.
La voce "shelter", che tiene conto dei costi legati all'abitazione, è aumentata dello 0,6% a Maggio, diventando una delle voci più importanti dell'inflazione core.
Le stime dell’inflazione restano comunque più alte rispetto alla media degli ultimi anni, con il mercato che non crede nel proposito della Fed di abbassare l’inflazione al 2% nel prossimo futuro. Quello che appare certo è che la Fed farà molta attenzione a dichiarare vittoria contro l’inflazione prima di essere certa di averla riportata al suo target, per evitare quanto successo negli anni ‘70.
Le decisioni delle banche centrali
Le due banche centrali che più ci interessano, la Fed e la BCE, stanno seguendo la stessa linea ma a due velocità differenti. Mentre la Fed ha interrotto per la prima volta da più di un anno i rialzi dei tassi, la BCE continua imperterrita a sommare punti base al tasso, nel tentativo di buttare giù l’inflazione.
La Fed non ha stupito i mercati con la sua mossa, perché un po’ tutti si aspettavano questa scelta. Le proiezioni vedono ancora spazio per almeno due rialzi di 25 punti base nei prossimi sei mesi, ma non è detto che si arriverà a tanto. Tutto dipende dai dati macroeconomici.
I funzionari hanno dichiarato che mantenere i tassi fermi consentirà loro di valutare l'economia e di determinare se "un ulteriore irrigidimento delle politiche... potrebbe essere appropriato".
L’economia al momento sembra reggere abbastanza bene e i membri del Comitato hanno affermato che l'entità degli effetti "rimane incerta", sottolineando tuttavia che gli indicatori recenti suggeriscono che l'economia "ha continuato a espandersi a un ritmo modesto".
Il mercato spera di raggiungere un soft landing e di evitare la recessione, perciò le prossime mosse della Fed saranno determinanti. Allo stesso modo la banca centrale non può farsi vedere titubante nel combattere l’inflazione.
La BCE invece ha approvato un ulteriore rialzo di 25 punti base nonostante l’Europa sia ufficialmente entrata in una recessione (seppure al momento piuttosto modesta).
Questa scelta ha provocato l’indignazione e le polemiche da parte degli stati più esposti a rialzi dei tassi, che trovano la scelta ingiustificata e rischiosa per la stabilità dei debiti sovrani degli stati membri.
Il Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato che un altro rialzo dei tassi a luglio è "molto probabile". Inoltre ha aggiunto: "Non stiamo pensando di fare una pausa" in risposta a quanto fatto dalla Fed.
Anche la BCE ha dichiarato in un comunicato che: "L'inflazione sta scendendo, ma si prevede che rimarrà troppo alta per troppo tempo". Al momento il tasso d’inflazione è al 6,1%, decisamente più alto rispetto al target del 2%.
Il blocco dell’acquisizione di Activision Blizzard
La notizia che ha coinvolto il mondo tech questa settimana è stato sicuramente la messa in pausa dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di un giudice americano della California, stato che negli ultimi mesi è stato coinvolto più volte in scontri con i colossi americani (come Disney).
L'ordinanza vieta la chiusura del più grande affare dell'industria dei videogiochi in attesa di una "udienza probatoria" fissata per giovedì e venerdì della prossima settimana. La paura dell’FTC è quella che Microsoft possa rendere I giochi di Activision in esclusiva per il proprio servizio di cloud gaming.
La FTC ha dichiarato nel documento di lunedì che: "Con il controllo dei contenuti di Activision, Microsoft avrebbe la possibilità e un maggiore incentivo a trattenere o degradare i contenuti di Activision in modo tale da ridurre sostanzialmente la concorrenza, compresa quella sulla qualità dei prodotti, sui prezzi e sull'innovazione".
Gli investitori sembrano piuttosto convinti che alla fine l’acquisizione si farà e infatti il titolo non si è mosso particolarmente nelle giornate successive alla notizia.
La settimana che verrà
La prossima settimana sarà scarica di avvenimenti rilevanti. A concentrare l’attenzione saranno sicuramente le due giornate dedicate alle testimonianze del presidente Powell al congresso degli Stati Uniti.
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Martedì 20/6
14.30 Permessi di costruzione preliminari (Maggio): I permessi di costruzione si riferiscono alle approvazioni rilasciate dalle giurisdizioni locali prima che la costruzione di un edificio nuovo o esistente possa avvenire legalmente. Non tutte le aree degli Stati Uniti richiedono un permesso di costruzione.
I permessi di costruzione sono un buon indicatore dell’attività del mercato immobiliare, e da Novembre continuano ad essere costanti intorno agli 1,4 mln.
Mercoledì 21/6
13.00 MBA Mortgage Applications (16 Giugno): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
16.00 Testimonianza presidente Fed: Il presidente della Fed è chiamato a testimoniare sulle prospettive economiche e sulle recenti azioni di politica monetaria davanti al Joint Economic Committee, a Washington DC. La testimonianza è divisa in due parti: la prima è una dichiarazione preparata, poi la commissione conduce una sessione di domande e risposte. La parte della testimonianza dedicata alle domande e alle risposte può essere caratterizzata da una forte volatilità del mercato per tutta la sua durata.
Giovedì 22/6
14.30 US Initial Jobless Claims (17 Giugno): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità, in netta discesa nelle ultime 3 settimane.
16.00 Testimonianza presidente Fed: Il presidente della Fed è chiamato a testimoniare sulle prospettive economiche e sulle recenti azioni di politica monetaria davanti al Joint Economic Committee, a Washington DC. La testimonianza è divisa in due parti: la prima è una dichiarazione preparata, poi la commissione conduce una sessione di domande e risposte. La parte della testimonianza dedicata alle domande e alle risposte può essere caratterizzata da una forte volatilità del mercato per tutta la sua durata.
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