Il “rally” natalizio nasconde i fantasmi del passato
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
Il 2023 è stato il 12esimo miglior anno dal 1980 ad oggi in quanto a rendimenti dell’S&P500.
Il rally natalizio rivela dei meccanismi che già nel 2021 si erano visti: grande euforia e poca attenzione ai fondamentali.
L’inflazione calcolata utilizzando il PCE rivela un quadro positivo, ma gli economisti avvertono che i servizi continuano a crescere troppo velocemente.
L’Occidente sta cercando di rendersi più indipendente dalla Cina per le Terre Rare, ma le difficoltà sono numerose.
La settimana passata
Anche questa settimana si chiude positivamente per i principali indici americani. Il Nasdaq cresce del +1,2% seguito dall’S&P500 al +0,8% e dal Dow Jones al +0,2%. Il petrolio torna a farsi sentire, salendo questa settimana del 3% toccando quota 74$.
L’anno sta finendo e possiamo iniziare a tirare le somme per questo 2023. Nella scorsa settimana, il mercato azionario ha continuato il suo trend positivo, con l'S&P 500 che ha registrato otto settimane consecutive di crescita.
Questo è un evento piuttosto raro, considerando che negli ultimi cinquant'anni, solo tre volte abbiamo assistito a una serie di guadagni più lunga, l'ultima delle quali si è verificata circa 20 anni fa.
Pensare che a fine Ottobre abbiamo assistito ad una importante correzione, ci fa capire quanto velocemente le dinamiche del mercato azionario possano cambiare, passando da momenti di tensione a fasi di guadagno.
Per la prossima settimana, che cade in un periodo festivo, ci si aspetta un andamento più tranquillo del mercato. È probabile che assisteremo ad una pausa nel nuovo anno, quando l'attenzione si sposterà sulle prossime letture dell'inflazione e dell'economia.
Il 2023 si è posizionato come il dodicesimo miglior anno per l'S&P 500 dal 1980. Analizzando gli 11 migliori anni precedenti, il mercato azionario ha in media guadagnato l'8% nell'anno successivo. Nel 2023, i settori della tecnologia, dei servizi di comunicazione e dei beni di consumo discrezionali sono stati i protagonisti, registrando guadagni di oltre il 40%, grazie alle aspettative di tassi di interesse meno gravosi e una crescita dei consumi migliore del previsto. Al contrario, i settori più difensivi come i servizi di pubblica utilità, la sanità e i beni di prima necessità hanno mostrato le performance più deboli.
Il “rally” natalizio nasconde i fantasmi del passato
Il recente cambio di rotta della Federal Reserve ha portato a un'ondata di ottimismo nei mercati finanziari, tanto che è stato descritto come un vero e proprio miracolo di Natale.
Il cambio di tono della Fed relativamente alla politica monetaria migliore da adottare, ha portato i rendimenti obbligazionari a scendere in modo significativo.
Il rendimento del decennale americano è sceso sotto il 4% per la prima volta da quest'estate, mentre l'indice MSCI All-Country World Index ha registrato un balzo del 2,6% nell'ultima settimana, continuando la sua striscia positiva per la settima settimana consecutiva, la più lunga in quasi sei anni.
Nonostante ciò, il rally osservato nel mercato azionario sembra essere di un tipo diverso da quello tradizionale di fine anno. Le 7 grandi società tecnologiche, comunemente note come "magnifiche sette", nell’ultima settimana hanno realizzato una performance inferiore rispetto alle azioni e agli asset di qualità inferiore.
In particolare, gli indici personalizzati di Goldman Sachs per le società tecnologiche non redditizie e per le azioni più vendute allo scoperto hanno visto incrementi rispettivamente dell'8% e del 12%.
Tra gli esempi notevoli di questa tendenza, Nikola e Carvana hanno entrambe visto un aumento del 27% nell'ultima settimana. Anche se non si tratta del fenomeno dei meme stock, sarà interessante osservare le performance di fine mese di molti hedge fund.
Anche le aziende con bilanci deboli, sia negli Stati Uniti che in Europa, hanno registrato rally significativi, mentre in Asia l'aumento è stato più contenuto, in particolare per le aziende cinesi legate al settore immobiliare, per le quali un cambio di politica della Fed avrebbe scarso impatto.
Da notare anche il recente interesse per le SPAC, che la scorsa settimana hanno visto un aumento del 3,7%, portando i guadagni da Ottobre al 20%.
Dopo mesi si sta cominciando ad assistere a nuovi fenomeni di “Pump and Dump” come per il recente caso della micro-stock Polished.com, cresciuta del +1000% nell’arco di poche ore e poi crollata nuovamente.
L’inflazione finalmente sotto al 2%!
I dati sull'inflazione di Novembre hanno mostrato un raffreddamento, portando le azioni vicino a un nuovo record.
Secondo i dati federali, i prezzi sono aumentati più lentamente del previsto a Novembre. Il Presidente Joe Biden ha accolto con favore il recente rapporto del Bureau of Economic Analysis, definendolo un momento cruciale nel percorso di ritorno a livelli di inflazione pre-pandemici.
I dati del BEA hanno rivelato un aumento modesto dell'inflazione core PCE di Novembre, solo dello +0,1% su base mensile. Il dato porta il tasso semestrale annualizzato all'1,9%, posizionandosi leggermente al di sotto dell'obiettivo della Fed del 2%.
Questa diminuzione segue la recente indicazione della Fed di un possibile inizio dei tagli ai tassi di interesse nel prossimo anno, segnando un 2023 più promettente di quanto inizialmente previsto.
A prova di ciò ricordiamo che l'economia USA ha mostrato segni di robustezza con un'espansione del 4,9% nel terzo trimestre, un dato stellare, e attualmente si prevede un lieve rallentamento della crescita nel 2024, scansando le paure di una recessione.
In questo modo gli Stati Uniti emergono come l'economia più forte tra le grandi potenze mondiali, con una crescita più rapida e una riduzione maggiore della pressione inflazionistica rispetto a molti Paesi europei. Si aspetta che la Fed proceda con i tagli dei tassi prima della Banca Centrale Europea e della Banca d'Inghilterra.
Il miglioramento dell'inflazione potrebbe rivelarsi un vantaggio per le prospettive elettorali di Biden, dato che l'umore degli americani sull'economia sta migliorando proprio mentre si avvicinano le elezioni presidenziali del 2024.
Un recente sondaggio dell'Università del Michigan ha mostrato un aumento del 14% nel sentimento dei consumatori nell'ultimo mese, suggerendo una fiducia crescente e che l’alta inflazione sia ormai un ricordo.
D’altro canto, gli economisti affermano che i prezzi stanno aumentando ancora troppo rapidamente nel settore dei servizi, e che l’inflazione core si sta abbassando a causa della disinflazione dei beni. Sebbene questa cosa possa portare a delle letture dell’indice core, positive nei prossimi mesi, non permetterebbe una riduzione duratura a lungo termine.
La Cina fa valere la sua voce sulle terre rare
In passato vi abbiamo raccontato di come gli Stati Uniti hanno deciso di tutelare gli interessi nazionali, accendendo delle forti limitazioni sulle vendite di chip per computer avanzati alle aziende cinesi.
La risposta cinese non si è fatta attendere. La Cina ha recentemente imposto dei divieti sull'esportazione di tecnologie per la lavorazione delle terre rare. Questo sviluppo acuisce le tensioni geopolitiche tra Cina, USA e i loro alleati, evidenziando il controllo cinese su catene di approvvigionamento globali di risorse critiche e tecnologie.
La Cina detiene una posizione dominante nella catena di approvvigionamento delle terre rare, essenziali nelle energie pulite e nei prodotti per la difesa. La Cina da sola rappresenta circa il 60% della produzione mineraria mondiale di terre rare e quasi il 90% della lavorazione e raffinazione, secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia.
Sebbene vengano chiamate “terre rare” questi minerali non sono poi così difficili da trovare sul nostro pianeta. Il grande problema risiede nell’estrazione e nella lavorazione, entrambe attività molto inquinanti e pericolose per la salute dell’uomo.
Il ministero del commercio cinese, forte della posizione del paese, ha annunciato il divieto di esportare tecnologie utilizzate nell'estrazione e nella separazione delle terre rare e di alcuni magneti di terre rare, segnalando una manovra strategica nel settore tecnologico globale.
Gli Stati Uniti e l'Europa hanno da tempo espresso preoccupazioni per l'eccessiva dipendenza dalla Cina su questo fronte. L’utilizzo di questi minerali è strettamente legato alla transizione ecologica, creando non pochi problemi ai paesi occidentali.
I principali paesi del mondo hanno cercato quindi di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento. La produzione non cinese di ossidi di terre rare è aumentata quasi quattro volte, raggiungendo 90.000 tonnellate dal 2015 al 2022. Tuttavia, la Cina ha mantenuto il suo dominio raddoppiando la propria produzione.
Paesi come Australia, USA e alcune nazioni africane stanno intensificando le loro attività minerarie. Gli USA, ad esempio, hanno riavviato la miniera di Mountain Pass in California.
Un’altra strategia è quella di passare per il riciclo di terre rare dai rifiuti tecnologici, in modo da ridurre anche l’impatto ambientale.
Uno dei grandi problemi che impedisce di allontanarsi velocemente dalla Cina, risiede nel fatto che lo sviluppo di nuovi progetti minerari può richiedere oltre 15 anni dalla scoperta alla produzione.
La strada è stata già aperta e l'AIE prevede che la domanda globale di terre rare possa aumentare fino a sette volte entro il 2040, trainata dal passaggio verso energie più pulite e veicoli elettrici.
La settimana che verrà
La prossima settimana, quella di Natale, è tradizionalmente una settimana priva di eventi rilevanti.
Come di consueto anche noi ci prenderemo una piccola pausa, riceverete la prossima newsletter dalla prima settimana di Gennaio. Ne approfittiamo quindi per augurarvi di passare delle belle vacanze e per farvi dei calorosi auguri di Natale e felice anno nuovo.
Ultimi video usciti sul mio canale Youtube
Quarto appuntamento della rubrica "Rispondo alle domande più interessanti di Reddit Italia Personal Finance". In questo video ho selezionato le domande più votate del mese di Dicembre, ed ho risposto alle domande che mi hanno colpito di più. Sono tanti i quesiti interessanti da andare a snocciolare.
In questo video, voglio condividere con voi i miei obiettivi per il 2024. Dal personale al professionale, ogni traguardo è un passo importante verso il mio continuo sviluppo. Non vedevo l'ora di condividere questo percorso con voi e spero che vi ispiri a riflettere sui vostri obiettivi. Unitevi a me in questo emozionante viaggio verso il 2024!
In questo video parleremo di un argomento importantissimo: l'ottimizzazione fiscale degli investimenti! Scoprite con me le strategie per massimizzare i vostri guadagni e ridurre al minimo l'impatto fiscale. Nel video vedremo tutto ciò di cui avete bisogno per far crescere il vostro portafoglio in modo smart e fiscalmente efficiente. Non perdete l'opportunità di ottimizzare il vostro portafoglio finanziario.