Il primo timido passo della BCE
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
NVIDIA raggiunge per la prima volta la soglia dei 3 bilioni di dollari di capitalizzazione.
La BCE taglia i tassi dopo 2 anni di rialzi, anche se aumentano le stime sull’inflazione.
Il mercato del lavoro è ancora molto solido e questo spaventa i mercati, ma la disoccupazione sale.
Le elezioni in India hanno stupito alcuni degli osservatori e mettono pochi punti di domanda sul futuro del paese.
La settimana passata
L’ultima settimana si è dimostrata positiva per i principali indici americani, con il NASDAQ che sale del +2,4% seguito dal S&P500 al +1,3% e dal Dow Jones al +0,3%. Il petrolio si assesta intorno ai 75$ al barile.
Probabilmente la notizia principale sul mercato azionario di questa settimana è stato il superamento dello storico traguardo dei 3 bilioni (mille miliardi) di capitalizzazione di NVIDIA, che ha impiegato meno di 100 giorni per passare da 2 a 3 bilioni grazie al boom dell’IA.
Molti indici europei stanno tenendo il passo del mercato azionario statunitense, mentre 10 degli 11 settori dell'S&P 500 sono in rialzo da inizio anno (l'unico settore in calo è quello immobiliare).
La differenza con il picco del 2000 nella dot-com bubble è evidente: allora erano sette settori in ribasso anche se il mercato più ampio continuava a toccare nuovi massimi.
Il primo timido passo della BCE
Ci sono voluti due anni dall’inizio del ciclo di aumento dei tassi, affinché la Banca Centrale Europea decidesse di abbassare i tassi (che non venivano tagliati dal 2019).
La riduzione di un quarto di punto percentuale, dal 4% al 3,75%, annunciata nei mesi precedenti dal presidente Christine Lagarde, si spera possa fornire un po’ di respiro alle economie europee.
All'inizio, dopo la pandemia e con l’inflazione che saliva sempre più velocemente di mese in mese, la BCE non poteva fare altro che seguire le politiche dei tassi della Fed. Oggi la situazione è diversa, con l'inflazione in calo e vicino al 2%, l'attenzione si è spostata sull'impatto dei costi di credito sull'economia.
Il rischio è che tassi troppo alti per un periodo prolungato possano far sì scendere l'inflazione, ma ostacolando la crescita economica.
Le prospettive future sembrano positive. Le indagini sulle aspettative dei prezzi di vendita delle imprese indicano un indebolimento delle componenti dell'inflazione di fondo, così come il calo dei salari mostrato dagli annunci di lavoro di Indeed.
Christine Lagarde, presidente della BCE, ha deciso di mantenere il riserbo sulle prossime mosse della BCE. L'aumento dell'inflazione nell'Eurozona a Maggio dopo molti mesi di discesa e insieme all'incertezza economica globale, hanno creato una potenziale polveriera per l’Europa.
La BCE non può permettersi di abbassare i tassi troppo velocemente, perché rischierebbe di far schizzare verso l’alto l’inflazione, ma allo stesso tempo si teme per il rallentamento della crescita economica. In quest'ottica, il taglio di giovedì va inteso come un lieve allentamento.
Nonostante sembri paradossale che la BCE possa presentare delle stime d’inflazione più alte per il 2024 e il 2025 e allo stesso tempo abbassare i tassi, quello a cui stiamo assistendo ha un senso, anche se alcune voci contrarie si sono alzate.
La Banca ha affermato che l'inflazione sarà in media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell'1,9% nel 2026.
Mercoledì, la Banca del Canada ha effettuato il suo primo taglio. Anche la Federal Reserve degli Stati Uniti e la Banca d'Inghilterra dovranno valutare i rischi nelle loro prossime riunioni.
Nel resto del mondo si naviga a vista.
In America, la forte crescita economica e l'interruzione della disinflazione facevano pensare che la Fed avrebbe posticipato i tagli dei tassi. Tuttavia, una serie di dati, tra cui le prospettive negative del settore manifatturiero e i segnali di raffreddamento del mercato del lavoro, potrebbero accelerare il primo taglio.
Più posti di lavoro non piacciono ai mercati
Venerdì sono stati pubblicati i risultati provenienti dal mercato del lavoro negli Stati Uniti. Sicuramente i dati rilasciati hanno sorpreso, perché si è registrato un incremento di 272.000 posti di lavoro a Maggio, superando notevolmente le aspettative e influenzando le previsioni sui futuri tagli dei tassi della Federal Reserve.
Gli analisti avevano previsto un incremento di 180.000 posti e questi dati arrivano in un momento cruciale, con le elezioni presidenziali statunitensi di novembre tra Joe Biden e lo sfidante repubblicano Donald Trump.
Per l’amministrazione di Biden sarebbe fondamentale portare almeno un taglio dei tassi prima delle elezioni, per tenere viva la speranza di una rielezione.
Tuttavia dopo la pubblicazione dei dati, le probabilità di un taglio dei tassi nella riunione della Fed di metà Settembre sono diminuite dall'81% al 60%, posticipando la certezza del taglio a Dicembre.
Questi dati arrivano a meno di una settimana dalla riunione di giugno della Federal Reserve, durante la quale si prevede che i tassi di interesse rimarranno invariati, mentre dall’altra parte dell’Atlantico la BCE ha iniziato ad abbassarli.
Il rapporto non smentisce l’ipotesi di un rallentamento dell’economia, tuttavia sembra ridimensionarne la portata. Gli economisti di Citigroup prevedono che la Fed taglierà i tassi di 0,75 punti percentuali complessivi a Settembre, Novembre e Dicembre, anche se a nostro parere si tratta di previsioni molto ottimistiche.
I dati di venerdì hanno mostrato che la retribuzione oraria media è aumentata del 4,1% nell'anno fino a Maggio, un tasso significativamente superiore a quello considerato coerente con l'obiettivo di inflazione della Fed.
Tuttavia, anche il tasso di disoccupazione è aumentato, passando dal 3,9% al 4%.
La crescita dei posti di lavoro per il mese di Aprile, precedentemente stimato a 175.000 unità, è stato rivisto a 165.000 unità.
Le elezioni in India
Mentre in Europa stiamo scegliendo chi votare al parlamento, in India quasi 650 milioni di persone hanno votato le elezioni generali. In questo articolo vogliamo commentare il risultato delle elezioni e le indicazioni per le elezioni future che si svolgeranno negli altri 50 Paesi che voteranno nel 2024.
Il BJP, partito del presidente Narendra Modi, ha perso la maggioranza per la prima volta dal 2014, ottenendo 240 seggi nella Lok Sabha, la camera bassa con 543 seggi, rimanendo comunque il partito dominante.
Il blocco dell'opposizione INDIA, guidato dall'ex Congresso Nazionale Indiano, ha superato le aspettative, ottenendo 234 seggi.
La prima grande considerazione che possiamo trarre da questa vittoria che non è stata assoluta, è che il BJP sarà costretto ad allearsi per poter governare, cosa che negli ultimi 10 anni non ha mai dovuto fare.
Il risultato inaspettato ha causato una forte volatilità nei mercati azionari indiani. Il presidente Modi ha fatto crescere molto l’economia durante il suo governo, e gli indici hanno registrato picchi record lunedì, quando gli exit poll indicavano una vittoria sicura per il premier.
Dopo la conferma dell’assenza della maggioranza assoluta, sono calati del 6%, per poi recuperare terreno giovedì.
Anche i prezzi delle obbligazioni e la rupia hanno subito forti oscillazioni in seguito al risultato.
Particolarmente colpite sono state le aziende del miliardario Gautam Adani, il cui impero infrastrutturale è strettamente legato ai piani di sviluppo di Modi.
Le alleanze che il partito di Modi dovrà stringere, ridurranno le possibilità di manovra del presidente, complicando le riforme del mercato del lavoro e dell'uso del suolo, cruciali per consolidare l'India come potenza manifatturiera.
Nonostante questo, sembra che la crescita economica degli ultimi anni sia destinata a proseguire, sostenuta dal vasto programma di investimenti infrastrutturali del governo. Il primo ministro si è posto l’obiettivo di rendere l’India la terza economia mondiale dopo Stati Uniti e Cina, superando la Germania e il Giappone.
L'India può contare su una delle forze lavoro più numerose e giovani al mondo, un mercato dei consumi in rapida espansione e una posizione di vantaggio nelle strategie di supply-chain delle multinazionali “Cina più uno”.
Nonostante l'impressionante riduzione del tasso di povertà, l'India ha una delle maggiori disuguaglianze di reddito e ricchezza al mondo, con centinaia di milioni di persone al di sotto della soglia di povertà assoluta.
Questo ridimensionamento delle elezioni si deve in parte proprio all’aumento delle disuguaglianze, ben percepito dalla popolazione.
La settimana che verrà
Ci aspettano sette giorni densi di notizie: in primis, mercoledì usciranno i dati dell’inflazione americana e cinese. Lo stesso giorno sarà comunicata la decisione della Fed sui tassi, mentre venerdì usciranno le previsioni sul sentiment dei consumatori americani.
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Mercoledì 12/6
3.30 Tasso d’inflazione Cina (Maggio): La Cina sta affrontando un periodo di bassa inflazione con tendenza deflazionistiche, che si sono parzialmente appianate nel corso del 2024 ma che sono ancora lontane dall’essere del tutto sconfitte. Gli analisti si aspettano una crescita dell’inflazione anno su anno dello 0,3% come ad Aprile scorso.
13.00 MBA Mortgage Applications (7 Giugno): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
14.30 Tasso d’inflazione USA (Maggio): Gli analisti si aspettano un valore del CPI costante al 3,4% come ad Aprile, ma prevedono un calo, seppur minimo, per quanto riguarda l’inflazione core, che dovrebbe passare dal 3,6% di Aprile al 3,5% di Maggio.
20.00 Decisione della Fed sui tassi (Giugno): la riunione di Giugno probabilmente non sarà ricca di sorprese. La Fed non dovrebbe abbassare i tassi in questa riunione, ma saranno interessanti le parole dei dirigenti della Fed, che permetteranno di modellare meglio le aspettative sui futuri tagli.
Giovedì 13/6
14.30 PPI MoM (Maggio): Negli Stati Uniti, l'inflazione dei prezzi alla produzione al mese per la domanda finale misura le variazioni mese su mese dei prezzi delle merci vendute per i consumi personali, gli investimenti di capitale, la pubblica amministrazione e le esportazioni. Il PPI è previsto crescere dello 0,2% su base mensile, rallentando la sua crescita rispetto al mese precedente.
14.30 US Initial Jobless Claims (8 Giugno): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità.
Venerdì 14/6
16.00 Michigan consumer sentiment prel (Giugno): L'Indice delle aspettative dei consumatori si concentra su tre aree: come i consumatori considerano le prospettive della propria situazione finanziaria, come considerano le prospettive dell'economia generale nel breve periodo e come considerano le prospettive dell'economia nel lungo periodo. Ogni indagine mensile contiene circa 50 domande di base, ognuna delle quali analizza un aspetto diverso degli atteggiamenti e delle aspettative dei consumatori. I campioni per le indagini sui consumatori sono statisticamente progettati per essere rappresentativi di tutte le famiglie americane, escluse quelle dell'Alaska e delle Hawaii.
Dopo il calo vertiginoso di Maggio, ci si aspetta una ripresa dei dati con un valore stimato di 73, 4 punti sopra al mese precedente.
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