Il PIL cinese cresce più veloce delle aspettative
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
I mercati scendono, gli investitori prendono profitto e aspettano i risultati del primo trimestre.
Il PIL cinese cresce più veloce delle aspettative degli analisti, ma la deflazione e l’immobiliare continuano a spaventare gli investitori.
Powell dichiara che la lotta all’inflazione è più difficile di quanto previsto, con le prospettive di un taglio nel 2024 dei tassi sempre più in dubbio.
Tesla e Apple mostrano segni di debolezza nelle vendite, attaccate dai competitors cinesi che si fanno sempre più aggressivi.
La settimana passata
La settimana appena trascorsa è stata difficile, con numerosi ritracciamenti. Dei principali indici americani, solamente il Dow Jones non va in territorio negativo, con una crescita dello 0%, seguito dal S&P500 al -3% e dal NASDAQ al -5,5%. Il prezzo del petrolio scende di oltre il 4% durante la settimana, tornando vicino agli 81$.
Le correzioni e i ritracciamenti sono normali durante l’anno, specialmente dopo una corsa del 25% in pochi mesi. Molti investitori hanno approfittato di questi giorni per prendere profitto dalle posizioni e ribilanciare.
La pubblicazione dei dati del CPI e la riduzione delle aspettative sui tagli dei tassi hanno avuto un forte impatto. Tuttavia non crediamo che ci siano i presupposti per un nuovo bear market, per due motivi principali:
L’economia è forte e non sembrano esserci segni di una possibile recessione nel 2024, ma i dati del PIL statunitense della prossima settimana aiuteranno a fare delle previsioni più accurate.
Il secondo motivo è che la Fed difficilmente potrà prendere in considerazione l’idea di alzare ulteriormente i tassi per controllare l’inflazione.
L’apertura del Q1 del 2024 potrebbe riservare delle sorprese che stanno venendo attualmente prezzate nel calo di queste settimane. Al momento sono circa il 14% le società dell'S&P 500 che hanno comunicato gli utili, con risultati che spesso non sono stati graditi dagli analisti.
Le grandi banche statunitensi, che di solito sono le prime a comunicare i dati, hanno complessivamente superato le aspettative sugli utili. Tuttavia, a causa dei tassi più alti, sono aumentate le preoccupazioni sul costo dei depositi e quindi sugli utili futuri. Di conseguenza, la scorsa settimana il settore finanziario ha subito una flessione.
La prossima settimana verranno comunicati i risultati di molte Big Tech ( Microsoft, Google e Meta) e potremmo assistere a nuovi cali qualora non venissero soddisfatte le attese degli analisti.
Il PIL cinese cresce più veloce delle aspettative
La crescita della Cina nel primo trimestre del 2024 è stata superiore alle stime degli analisti, registrando un incremento del 5,3% su base annua, battendo le previsioni che ipotizzavano una crescita del 5%.
L'Ufficio nazionale di statistica ha commentato che "il forte inizio dell'anno fornisce una solida base per raggiungere gli obiettivi di crescita annuale", nonostante abbia riconosciuto un "ambiente esterno sempre più complesso e incerto che minaccia la stabilità economica".
A trainare la crescita è stato il settore manifatturiero, che ha visto un incremento del 9,9% negli investimenti, il che ha contribuito a un aumento complessivo degli investimenti fissi del 4,5% rispetto all'anno precedente.
Le vendite al dettaglio hanno mostrato una crescita moderata, con un incremento del 4,7% nel trimestre, segnando un rallentamento rispetto al 5,5% registrato nei primi due mesi dell'anno.
Restano comunque numerose perplessità, soprattutto sul mercato immobiliare, che è stato colpito da una serie di default di costruttori che hanno bloccato numerosi progetti e fatto calare le vendite. Nel primo trimestre, gli investimenti immobiliari residenziali hanno visto un ulteriore calo del 10,5%, con un decremento del 27,8% nelle nuove costruzioni e del 20,7% nelle costruzioni completate.
Gli analisti affermano che sarà difficile vedere un aumento degli stimoli economici fino a che non si verificheranno ulteriori rallentamenti nelle esportazioni o un ulteriore deterioramento nel mercato immobiliare.
Nonostante un obiettivo di crescita del PIL fissato al 5% per quest'anno da Pechino, l'inflazione è rimasta sotto le aspettative a Marzo, riflettendo pressioni deflazionistiche che persistono nonostante gli sforzi governativi di stimolare la domanda interna e contrastare la crisi nel settore immobiliare.
In risposta alle sfide economiche, la People's Bank of China ha mantenuto stabile il tasso di riferimento per i prestiti a medio termine al 2,5% lunedì.
Neanche la Fed lo può più negare
La Fed ha insistito per mesi sottolineando come la sua politica monetaria sarebbe dipesa dall'osservazione dei dati nei mesi successivi. Ci era parso intravedere all’interno di queste parole il tentativo di limitare l’entusiasmo degli investitori, ancorandosi a dei fatti oggettivi.
Durante la settimana, il capo della Federal Reserve degli Stati Uniti, Jerome Powell, ha espresso che ci potrebbe essere bisogno di "più tempo del previsto" per ridurre l'inflazione al target del 2% impostato dalla banca, condizione necessaria per considerare un abbassamento dei tassi di interesse.
Si tratta di una delle prime dichiarazioni del presidente della Fed da cui risulta evidente che il 2024 è un anno più complicato del previsto. Durante un incontro del Federal Open Market Committee, Powell ha sottolineato la necessità di una conferma più robusta che l'inflazione stia stabilmente procedendo verso il 2% prima di poter considerare un allentamento della politica monetaria.
"I dati recenti sull'inflazione non hanno rafforzato la nostra fiducia in questo senso, suggerendo piuttosto che potremmo impiegare più tempo del previsto per acquisire tale certezza", ha affermato martedì.
In precedenza, la Fed aveva prospettato la possibilità di ridurre i tassi, attualmente tra il 5,25 e il 5,5%, entro quest'anno, ma con una crescita economica forte nel 2023 e un mercato del lavoro che non si è ancora raffreddato, l’ipotesi di assistere ad un 2024 senza tagli si fa più forte.
Powell ha anche anticipato che il PCE core, escludendo i costi variabili di cibo ed energia, si è probabilmente mantenuto stabile al 2,8% da Marzo a Febbraio.
Se da una parte i dati positivi sull’inflazione europea consentiranno, a meno di shock dovuti all’intensificarsi delle tensioni in medioriente, di abbassare i tassi nella zona euro, la forte economia americana, che è prevista crescere del 2,7% quest'anno, ha mantenuto pressioni inflazionistiche più persistenti.
Lo sgretolarsi della narrativa nelle “Magnificent Seven”
Questa settimana due notizie provenienti da due delle più grandi aziende americane, Tesla e Apple, hanno fatto rumoreggiare le borse mondiali. Si tratta di una delle prime picconate che stanno intaccando l’idea di "intoccabilità" delle “Magnificent Seven” le sette aziende americane più grandi che hanno guidato il rally degli ultimi mesi.
Tesla ha annunciato di star licenziando oltre il 10% del suo personale globale, equivalente a circa 14.000 dipendenti, a causa dell’intensificarsi della concorrenza nel mondo delle auto elettriche e l'affievolirsi della domanda.
Come molte grandi Big Tech, Tesla che conta oltre 140.000 dipendenti in tutto il mondo, ha vissuto un periodo di grossa espansione del personale negli ultimi anni post pandemia.
Questo annuncio arriva dopo un primo trimestre difficile per il produttore di auto elettriche. Tesla ha riportato circa 387.000 consegne ai clienti nel primo trimestre del 2024, mancando le previsioni del mercato del 13% e segnando il primo calo di consegne in quasi quattro anni.
Le cause di questo calo sono da ricercare nella distruzione della supply chain mondiale, a causa dell’intensificarsi dei conflitti in medioriente, e dell’incendio doloso alla fabbrica di Berlino. Ma la causa sembra anche essere un generale indebolimento della domanda di auto elettriche.
L'azienda sta cercando di migliorare i suoi margini, recentemente sotto pressione a causa di continui ribassi dei prezzi, in particolare in Cina, dove affronta una forte concorrenza da parte di BYD e il nuovo entrante Xiaomi. Tesla ha riportato un margine di profitto lordo del 17,6% nel quarto trimestre, il più basso in oltre quattro anni.
Le azioni di Tesla sono scese del 5,6% lunedì, a 161,48 dollari, riducendo la sua capitalizzazione di mercato di circa 38 miliardi di dollari. Quest'anno, l'azienda ha perso un terzo del suo valore.
Non è l’unica società che sta soffrendo un calo nelle vendite. La Apple non è più il leader mondiale della vendita di telefoni, dopo oltre 12 anni di primato indiscusso, superata dalla Samsung.
Durante il primo trimestre, le spedizioni globali di smartphone sono salite dell'8% raggiungendo i 289,4 milioni di unità. Samsung detiene ad oggi oltre il 20%, superando il 17,3% di Apple, che ha visto un rallentamento delle vendite, particolarmente in Cina.
La Apple ha distribuito 50,1 milioni di iPhone nel primo trimestre, un decremento rispetto ai 55,4 milioni dell'anno precedente. Si tratta della riduzione in percentuale più importante da quando nel 2022 sono state chiuse le fabbriche cinesi durante la politica zero-covid.
Il decremento delle vendite di Apple, nonostante l'espansione del mercato globale, è dovuto alla concorrenza in Cina di Xiaomi e Huawei. Nonostante ciò, Apple continua a dominare il segmento premium del mercato globale degli smartphone, con l'iPhone che rappresenta il suo prodotto chiave.
Il continuo cambio al vertice del mercato mette in luce l'accesa competizione tra i produttori di smartphone nell'acquisire quote di mercato. Xiaomi, il gigante cinese degli smartphone, ha conquistato il terzo posto con una quota del 14,1% nel primo trimestre.
Queste due notizie sono importanti perché sottolineano la fragilità di aziende che sembrano all’apparenza inattaccabili.
La settimana che verrà
La prossima settimana verranno comunicati i primi dati del PIL statunitense del primo trimestre. Nel 2024 l’economia degli USA dovrebbe crescere ad un ritmo sostenuto, spinta dal forte mercato del lavoro.
Venerdì saranno anche pubblicati i dati del PCE che dovrebbero essere in linea con il mese precedente.
Trimestrali
Lunedì 22/4: SAP
Martedì 23/4: Lockheed Martin, Pepsi, Spotify,Tesla, Visa
Mercoledì 24/4: Boeing, AT&T, Meta, IBM, Ford
Giovedì 25/4: Caterpillar, Microsoft, Alphabet, Intel, Snapchat
Venerdì 26/4: Exxon, ABBVIE
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Mercoledì 24/4
13.00 MBA Mortgage Applications (12 Marzo): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
14.30 Ordini di beni durevoli USA (Marzo): Gli ordini di beni durevoli si riferiscono ai nuovi ordini effettuati ai produttori per la consegna di beni durevoli destinati a durare almeno tre anni. Gli analisti prevedono una crescita del 2% rispetto al mese precedente.
Giovedì 25/4
14.30 US Initial Jobless Claims (20 Aprile): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità.
14.30 Previsione PIL USA (Q1): Dopo una crescita del 3,4% nel Q4 del 2023, gli analisti si aspettano che la prima stima del PIL degli Stati Uniti sia di 2,1%. Una crescita superiore alle aspettative potrebbe essere indizio di una inflazione più persistente.
Venerdì 26/4
14.30 Indice PCE YoY USA (Marzo): Il PCE viene calcolato in modo diverso rispetto al CPI, specialmente per alcune componenti come gli alloggi. Questo fattore potrebbe consentire di avere un dato migliore rispetto al CPI uscito due settimane fa.
16.00 Michigan consumer sentiment (Aprile): L'Indice delle aspettative dei consumatori si concentra su tre aree: come i consumatori considerano le prospettive della propria situazione finanziaria, come considerano le prospettive dell'economia generale nel breve periodo e come considerano le prospettive dell'economia nel lungo periodo. Ogni indagine mensile contiene circa 50 domande di base, ognuna delle quali analizza un aspetto diverso degli atteggiamenti e delle aspettative dei consumatori.
Le previsioni degli analisti sono di un valore di 77,9 in calo rispetto al mese di Marzo.
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