Le notizie principali
Il NASDAQ continua a salire trainato dalle aziende più grandi dell’indice
I risultati del PCE sono stati peggiori rispetto alle aspettative, tuttavia il mercato non ha reagito negativamente
I funzionari della Fed sono divisi sulla politica da adottare nella prossima riunione. La maggioranza vorrebbe un ulteriore aumento
La Germania è scivolata in una recessione tecnica dopo due trimestri consecutivi negativi
La trimestrale di Nvidia è stata eccezionale per diversi motivi, primo tra tutti la splendida guidance rilasciata
La settimana passata
La settimana appena trascorsa ha visto il NASDAQ continuare la sua salita guadagnando il +2,5%, spinto dalle principali aziende dell’indice, seguito da un pigro S&P500, con un +0,3% e da un Dow Jones negativo, che segna il -1%. Il prezzo del petrolio in questa settimana è tornato a salire, raggiungendo i 72,77 dollari al barile.
Il NASDAQ da inizio anno sta registrando un +24%, e già da qualche settimana si trova in territorio di bull market. Cerchiamo di analizzare più a fondo questa situazione e scoprire le cause che hanno portato l’indice a salire così tanto.
In primo luogo, l'anno scorso i settori growth sono stati i più deboli e hanno registrato i più forti cali di valutazione, rendendo forse i settori tecnologici e growth più interessanti per gli investitori in cerca di occasioni.
Sono tante le aziende che hanno visto cali importanti per poi rimbalzare con forza in questa prima parte dell’anno: sicuramente le principali sono state Meta e Nvidia, di cui parliamo più avanti nella newsletter.
In secondo luogo, molti titoli tecnologici a grande capitalizzazione sono diventati di recente parte di una strategia difensiva. Queste società hanno sicuramente dimostrato una certa resistenza durante la scorsa stagione degli utili, evidenziando i loro modelli di business difendibili e le loro solide posizioni finanziarie, e restituendo valore agli azionisti attraverso programmi di riacquisto di azioni.
Il grande rischio di questa rapida ripartenza è che a guidarla sono soltanto le aziende più grandi dell’indice, che ormai riescono da sole a muovere il mercato. Per un investitore di lungo termine questa situazione non è la migliore, perché denota una incertezza nel resto del mercato.
I risultati del PCE
La Fed sta cambiando strategia. Dopo circa un anno passato ad aumentare di volta in volta i tassi, da adesso in poi la Fed sarà molto più attenta ai dati macroeconomici. Per questo motivo, i risultati del PCE assumono una valenza ancora più importante rispetto ai mesi scorsi, dove si doveva solo decidere di quanto alzare i tassi.
I risultati di Aprile, tuttavia, non fanno ben sperare per una pausa della politica monetaria restrittiva.
L'indice dei prezzi delle spese per i consumi personali, che misura una serie di beni e servizi e si adegua ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori, è aumentato dello 0,4% nel mese escludendo i costi di cibo ed energia, superando le stima dello 0,3%.
Su base annua, l'indicatore è aumentato del 4,7%, 0,1 punti percentuali in più rispetto alle previsioni. Includendo i generi alimentari e l'energia, anche il PCE è aumentato dello 0,4% ed è cresciuto del 4,4% rispetto a un anno fa, più del 4,2% di Marzo.
Troviamo molto interessante il fatto che il mercato abbia reagito debolmente a questi risultati. Sembra evidente che il mercato stia scommettendo sulla fine dei rialzi dei tassi d’interesse, a prescindere dai risultati macroeconomici. Per noi, questo è un azzardo, soprattutto per alcuni titoli che sono tornati vicini ai massimi.
Cosa c’è scritto nei verbali FOMC
Gli ultimi verbali rilasciati dalla commissione dipingono un quadro di incertezza tra i funzionari della Fed.
Alcuni membri ritengono necessari ulteriori aumenti dei tassi d’interesse, mentre altri si aspettano che un rallentamento della crescita economica sarebbe stato sufficiente, scongiurando quindi un ulteriore inasprimento dei tassi.
Una cosa è certa: la decisione di aumentare il tasso di riferimento della Fed di un quarto di punto percentuale nella scorsa seduta è stata unanime. Le divergenze all’interno della Fed sono relative a cosa fare durante l’estate.
Dai verbali è possibile leggere: "In generale, i partecipanti hanno espresso incertezza su quanto sia appropriato un ulteriore inasprimento delle politiche [...] Molti partecipanti si sono soffermati sulla necessità di mantenere un margine di manovra dopo questa riunione".
Il dibattito si è ridotto a due scenari possibili, e in questo caso bisogna fare attenzione ad interpretare con cura le parole usate nei documenti.
Il primo scenario, è sostenuto da alcuni membri, che ritengono i progressi ottenuti nella riduzione dell'inflazione come "inaccettabilmente lenti". Questi funzionari spingono per ulteriori rialzi.
L'altro scenario, sostenuto da diversi membri del FOMC, prevedeva un rallentamento della crescita economica per cui "un ulteriore irrigidimento della politica dopo questa riunione potrebbe non essere necessario".
I verbali non identificano i singoli membri né quantificano "alcuni" o "diversi" con numeri specifici.
La Germania scivola nella recessione
Gli ultimi dati usciti ci dipingono una “locomotiva tedesca” ormai neanche più ferma, ma che va all’indietro. L'economia ha visto una contrazione del 0,3% tra Gennaio e Marzo che seguiva un’altra dello 0,5% registrata negli ultimi tre mesi dell'anno scorso.
A spingere la Germania verso la recessione tecnica è stata sicuramente l’inflazione alta, che ha giocato un ruolo chiave. Il tasso di inflazione della Germania si è attestato al 7,2% in Aprile, al di sopra della media dell'area dell'euro ma al di sotto dell'8,7% del Regno Unito.
L'aumento dei prezzi ha pesato sulla spesa delle famiglie per generi alimentari, abbigliamento e mobili. Anche gli ordini industriali sono più deboli, a causa dell'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia sulle imprese.
La Germania è sicuramente la nazione ad essere stata colpita più durante dall’aumento del prezzo dell’energia tra le grandi economie. I dati rivisti mostrano che la spesa delle famiglie è diminuita dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e che la spesa pubblica è diminuita del 4,9%.
Anche le vendite di automobili, da sempre uno dei driver dell’industria tedesca, sono calate dopo la riduzione delle sovvenzioni governative per le auto elettriche e ibride.
Sebbene un inverno mite e la riapertura dell'economia cinese hanno contribuito ad attenuare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia, il Fondo Monetario Internazionale, prevede che la Germania sarà l’economia più debole tra le economie avanzate quest’anno, con una diminuzione del Pil dello 0,1%.
La trimestrale di Nvidia
Nel mondo della finanza ci sono degli eventi che diventano storici. Un esempio è lo scoppio della bolla delle dot com o lo short squeeze di GameStop. La scorsa settimana un altro evento è entrato di diritto in questa categoria, forse con effetti meno catastrofici ma generando pur sempre moltissimo Hype.
Nvidia, la nota azienda di schede video e chip ha guadagnato in una singola giornata di contrattazione più di 200 miliardi di dollari di capitalizzazione, grazie ad una guidance straordinaria. Ma entriamo di più nei numeri.
Nvidia ha riportato i risultati dell’ultima trimestrale, che però non sono stati particolarmente brillanti: l’azienda ha infatti registrato un fatturato di 7,2 miliardi di dollari, circa il 10% in più rispetto alle previsioni, ma i ricavi sono calati del 13% anno su anno.
Inoltre Nvidia è riuscita a battere facilmente le stime degli EPS, di circa il 20%, ma anche questi, rispetto ad un anno fa, sono diminuiti, di circa il 20%.
Quindi sia per quanto riguarda la top line che per la bottom line, l’azienda ha battuto le stime degli analisti, ma i numeri non sono stati eccezionali.
Allora per quale motivo l’azienda è schizzata verso l’alto?
La risposta va trovata nella guidance per il prossimo trimestre fornita dall’azienda. Infatti gli analisti si aspettavano dei ricavi per 7,1 miliardi, in linea con quelli fatti nel trimestre scorso, mentre il management ha affermato di aspettarsi ricavi per 11 miliardi di dollari, il 55% in più rispetto agli analisti.
Una sorpresa così massiccia è rarissima su aziende così grandi e seguite. Tuttavia, anche l’euforia generale verso l’intelligenza artificiale ha contribuito alla salita del prezzo delle azioni in modo così vertiginoso, portando molti analisti a gridare alla “bolla”.
La settimana che verrà
Calendario Economico
La prossima settimana sarà caratterizzata dai dati del lavoro che usciranno venerdì e dai risultati del rapporto ISM sulla salute delle imprese manifatturiere. Dei dati positivi riguardanti il mercato del lavoro potrebbero aumentare le probabilità di un ulteriore aumento dei tassi da parte della Fed alla prossima riunione.
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Martedì 30/5
16.00 CB Consumer Confidence (Maggio): L'indice di fiducia dei consumatori (CCI) è un sondaggio, gestito dal Conference Board, che misura l'ottimismo o il pessimismo dei consumatori rispetto alla loro situazione finanziaria prevista. L'ICC si basa sulla premessa che se i consumatori sono ottimisti, spenderanno di più e stimoleranno l'economia, mentre se sono pessimisti, i loro modelli di spesa potrebbero portare a un rallentamento economico o a una recessione.
Gli analisti si aspettano un peggioramento dell’indice rispetto al mese precedente, dal 101.3 a 99.
Mercoledì 31/5
13.00 MBA Mortgage Applications (26 Maggio): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
Giovedì 1/6
13.30 BCE Monetary policy meeting Accounts: Nell'area dell'euro, il tasso di interesse di riferimento è fissato dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea. L'obiettivo principale della politica monetaria della BCE è il mantenimento della stabilità dei prezzi, ossia mantenere l'inflazione al di sotto, ma vicina al 2% nel medio termine. In periodi di prolungata bassa inflazione e di bassi tassi di interesse, la BCE può anche adottare misure di politica monetaria non convenzionali, come i programmi di acquisto di attività. Il tasso di interesse ufficiale è il tasso delle operazioni di rifinanziamento principali.
14.30 US Initial Jobless Claims (27 Maggio): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità, in netta discesa nelle ultime 3 settimane.
16.00 ISM Manufacturing PMI (Maggio): Il rapporto ISM sul settore manifatturiero si basa sui dati raccolti dai responsabili degli acquisti e delle forniture a livello nazionale. Le risposte al sondaggio riflettono l'eventuale variazione del mese in corso rispetto al mese precedente. Per ciascuno degli indicatori misurati (nuovi ordini, ordini arretrati, nuovi ordini di esportazione, importazioni, produzione, consegne dei fornitori, scorte, scorte dei clienti, occupazione e prezzi), il rapporto mostra la percentuale di risposte, la differenza netta tra il numero di risposte in senso economico positivo e negativo e l'indice di diffusione. Una lettura del PMI superiore al 50% indica che l'economia manifatturiera è generalmente in espansione; una lettura inferiore al 50% indica che è generalmente in declino.
Gli analisti si aspettano un risultato leggermente in discesa rispetto al mese precedente, da 47,1 a 47.
Venerdì 2/6
14.30 Tasso di disoccupazione US (Maggio): Il tasso di disoccupazione previsto dagli analisti è di 3,5%, in linea con quanto visto negli ultimi 6 mesi circa, a dimostrazione di un mercato del lavoro che rimane molto forte.
14.30 Non farm payrolls (Maggio): I Nonfarm payrolls sono un rapporto sull'occupazione pubblicato mensilmente, di solito il primo venerdì di ogni mese, e influenzano pesantemente il dollaro USA, il mercato obbligazionario e il mercato azionario.
La stima per Maggio è di 193K unità in netto calo rispetto alle 253K del mese precedente.
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Come gli scorsi anni inizia la serie di video sulla dichiarazione dei redditi per il regime dichiarativo. La dichiarazione dei redditi nel 2023 per gli investimenti (redditi persone fisiche) sarà da consegnare entro il 30 Novembre 2023. Però i pagamenti sono da completare con un certo anticipo. La prima scadenza è il 30 Giugno 2023, mentre abbiamo una seconda scadenza il 31 Luglio 2023, con una maggiorazione delle imposte del 4 x 1000.