Gli Stati Uniti verranno soffocati dal debito
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
Le aziende manifatturiere e le small cap potrebbero crescere di più delle big tech nei prossimi mesi.
Paypal scende nonostante dei buoni numeri. Manca la guidance del 2024 e licenzia 2500 persone.
Il deficit degli Stati Uniti rischia di impennarsi di mille miliardi nei prossimi 10 anni.
La Cina continua ad essere vittima della deflazione, con un calo ancora più forte del mese di Dicembre.
La settimana passata
La settimana appena conclusasi è stata positiva per i principali indici americani. L’S&P500 ha raggiunto il livello record di 5000, superandolo in settimana, con una crescita del 1,4%. Anche il NASDAQ registra una grande performance, crescendo del +2,5%, mentre il Dow Jones resta al palo.
Anche se a guidare in questa prima parte dell’anno sono state le mega cap, ci sono segnali incoraggianti che indicano che altri titoli stanno iniziando a partecipare al rally.
Le aziende del settore industriale e quelle nel campo dell'edilizia, che sono particolarmente influenzate dai tassi d'interesse, stanno registrando nuovi picchi.
Allo stesso modo, l'inizio dell'attività manifatturiera dopo diversi mesi di contrazione è stato positivo per il sentimento del rischio e per i rendimenti azionari.
In sette degli ultimi otto recuperi del settore manifatturiero, le società a piccola capitalizzazione hanno sovraperformato le società a grande capitalizzazione, con una media del 14,5% (il 1996 è stata l'unica eccezione).
La trimestrale di Paypal
I mali che affliggono Paypal sembrano non avere una fine. Nonostante una trimestrale con dei numeri non male, la guidance dell’azienda per il 2024 ha affossato il prezzo dell’azione.
Se dovessi riassumere i numeri principali dell’azienda in poche righe sarebbero queste: I ricavi sono cresciuti del 9% nel trimestre, raggiungendo i 7,38 miliardi di dollari. StreetAccount riporta che il numero di account attivi ha visto una diminuzione del 2%, attestandosi a 426 milioni, più bassi dei 427,17 milioni previsti dagli analisti.
Il profitto netto ha visto un'impennata del 52%, arrivando a 1,4 miliardi di dollari, con un EPS di 1,29 dollari per azione, rispetto ai 921 milioni di dollari, o 81 centesimi per azione, dell'anno precedente.
Il volume totale dei pagamenti, è cresciuto del 15% su base annua e oltrepassando i 405,51 miliardi di dollari previsti dagli analisti.
Tutti questi dati, in linea o superiori alle aspettative degli investitori, non hanno risparmiato l’impresa. PayPal ha presentato previsioni per l'anno e per il primo trimestre leggermente al di sotto delle attese
L’azienda ha stimato un EPS di 5,10 dollari per azione, al di sotto dei 5,48 dollari previsti dagli analisti.
Per il primo trimestre, PayPal prevede una crescita degli utili per azione su base annua in linea con le cifre a singola cifra, a confronto con una previsione consensuale del 8,7%. Il management ha comunicato che non fornirà più guidance annuali, guidati dalla paura di indispettire gli investitori.
La scorsa settimana, PayPal ha rivelato piani per una riduzione del 9% della sua forza lavoro globale, che si traduce in circa 2.500 posti di lavoro, segno delle difficoltà interne che ancora non sono state superate.
Gli Stati Uniti verranno soffocati dal debito
Il Congressional Budget Office (CBO) è l’organo di controllo fiscale indipendente del congresso. Recentemente ha prodotto un report che mette in guardia il governo sullo stato delle finanze statunitensi.
Il deficit di bilancio degli Stati Uniti è previsto crescere di quasi due terzi, passando da 1,6 a 2,6 bilioni di dollari entro il 2034, con l'aumento dei tassi di interesse che incide profondamente sul bilancio governativo, rendendo più complicato e costoso rinnovare il debito.
Questo aumento di quasi un bilione di dollari (mille miliardi), dipenderà per circa il 75% dall’aumento del costo del debito e quindi dagli interessi. Di conseguenza, la percentuale del deficit rispetto al Prodotto Interno Lordo (PIL) è prevista salire dal 5,6% nel 2024 al 6,1% in dieci anni, superando notevolmente la media del 3,7% degli ultimi cinquant'anni.
Queste proiezioni mettono in luce le difficoltà che i governi globali, inclusi gli Stati Uniti, affrontano nel gestire i debiti accumulati per sostenere le economie durante la pandemia, ora aggravati da tassi di interesse in significativo aumento.
L’aumento del deficit vertiginoso degli ultimi anni ha fatto perdere agli Stati Uniti la tripla A. Il debito pubblico, che si prevede supererà il 100% del PIL nel 2025, è destinato a raggiungere circa il 116% del PIL entro il 2034.
L’unica soluzione possibile sembra essere quella di aumentare le tasse e ridurre la spesa pubblica. Se per quanto riguarda il secondo aspetto abbiamo una nota positiva, con l’approvazione di una legge volta a contenere la spesa per il 2024, per quanto riguarda l’aumento delle tasse non sembrano esserci i presupposti.
Sia da parte di Joe Biden che di Donald Trump, non c’è la volontà politica di portare avanti delle riforme in questo campo, specialmente con le elezioni a pochi mesi.
Phillip Swagel, direttore del CBO, proietta una visione ancor più allarmante per il futuro: entro dieci anni, i costi netti degli interessi potrebbero superare significativamente le spese per la difesa, toccando cifre impressionanti.
Cina e deflazione: una storia già vista
Non c’è mai un limite al peggio. Sicuramente staranno pensando questo gli economisti cinesi, dopo aver letto gli ultimi dati riportati per l’inflazione di Gennaio.
L'inflazione in Cina ha registrato il suo calo annuale più significativo degli ultimi 15 anni. Secondo i dati ufficiali rilasciati giovedì, l'indice dei prezzi al consumo cinese ha visto una riduzione dello 0,8% su base annua nel mese di Gennaio, segnando il quarto mese consecutivo di diminuzione e la contrazione più ampia dal 2009.
Questa discesa, è molto più forte del -0,5% previsto dagli analisti e segue il calo del 0,3% di Dicembre. L'economia della Cina è alle prese con una prolungata crisi nel settore immobiliare, una flessione dei mercati azionari e un rallentamento delle esportazioni, tutti elementi che però non si sono tramutati in un rallentamento economico.
L'indice dei prezzi alla produzione ha visto un lieve miglioramento, registrando un calo annuale del 2,5% a Gennaio, un decremento meno accentuato rispetto al -2,7% di Dicembre e leggermente migliore delle aspettative degli analisti, che prevedevano un -2,6%.
L’indice è stato influenzato dalla fluttuazione del prezzo di molte materie prime ed è in calo da ben 16 mesi consecutivi.
L'ufficio statistico ha dichiarato che mentre i prezzi dei prodotti alimentari sono scesi del 5,9% il mese scorso, i prezzi dei prodotti non alimentari sono aumentati dello 0,4% su base annua.
La settimana che verrà
Il calendario delle trimestrali della prossima settimana:
Martedì: Shopify, Coca Cola, Biogen, Airbnb, Zillow
Mercoledì: Sony, Cisco, Upwork
Giovedì: Crox, Stellantis, Coinbase, Roku, DoorDash
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Martedì 13/2
11.00 ZEW Economic Sentiment (Febbraio): Nell'area euro, l'indice ZEW Economic Sentiment misura il livello di ottimismo degli analisti sugli sviluppi economici previsti per i prossimi 6 mesi. L'indagine copre fino a 350 analisti finanziari ed economici. L'indice è costruito come differenza tra la percentuale di analisti ottimisti e quella di analisti pessimisti sullo sviluppo dell'economia. Pertanto, l'indicatore ZEW misura la fiducia su una scala da -100 (tutti gli analisti prevedono un peggioramento dell'economia) a 100 (tutti gli analisti prevedono un miglioramento). Il valore 0 indica la neutralità.
14.30 Tasso d’inflazione US (Gennaio): Gli analisti si aspettano un’inflazione in calo al 3% rispetto al 3,4% registrato a Dicembre, mentre l’inflazione core dovrebbe assestarsi al 3,8% in leggero calo rispetto al mese precedente.
Mercoledì 14/2
13.00 MBA Mortgage Applications (9 Febbraio): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
Giovedì 15/2
14.30 Vendite Retail US (Gennaio): Il rapporto sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti fornisce una misura aggregata delle vendite di beni e servizi al dettaglio in un periodo di un mese. Gli analisti si aspettano un calo del -0,1%.
14.30 US Initial Jobless Claims (10 Febbraio): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità.
Venerdì 16/2
14.30 Permessi di costruzione prel (Gennaio): I permessi di costruzione si riferiscono alle approvazioni rilasciate dalle giurisdizioni locali prima che la costruzione di un edificio nuovo o esistente possa avvenire legalmente. Non tutte le aree degli Stati Uniti richiedono un permesso di costruzione.
14.30 PPI US (Gennaio): Negli Stati Uniti, l'inflazione dei prezzi alla produzione al mese per la domanda finale misura le variazioni mese su mese dei prezzi delle materie prime vendute per i consumi personali, gli investimenti, la pubblica amministrazione e le esportazioni. Gli analisti si aspettano un aumento del +0,1%.
16.00 Michigan Consumer Sentiment prel (Febbraio): L'Indice delle aspettative dei consumatori si concentra su tre aree: come i consumatori considerano le prospettive della propria situazione finanziaria, come considerano le prospettive dell'economia generale nel breve periodo e come considerano le prospettive dell'economia nel lungo periodo. Ogni indagine mensile contiene circa 50 domande di base, ognuna delle quali analizza un aspetto diverso degli atteggiamenti e delle aspettative dei consumatori. Gli analisti si aspettano un valore di 80, in salita rispetto al 79 di Gennaio.
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