Gli Stati Uniti continuano a crescere strepitosamente
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
Tesla fatica e manca e le stime degli analisti nel Q4
Continua la crescita sfolgorante degli Stati Uniti che sembrano avviati verso un soft landing
Gran parte dei dipendenti della BCE non crede che Christine Lagarde sia la persona giusta per guidare la banca centrale
I risultati dell’inflazione potrebbero aiutare Biden ad essere rieletto per la seconda volta
La settimana passata
Ulteriore settimana positiva per i principali listini americani, che stavolta crescono più lentamente. La crescita maggiore è stata registrata dal S&P500, salito del +1,1% seguito dal Dow Jones al +0,6% e infine dal NASDAQ, rimasto piatto al +0,09%.
Il petrolio è balzato in alto, salendo del +6,6% in una settimana e raggiungendo i 78 dollari al barile.
Sicuramente, una delle notizie più interessanti della settimana è stato il forte ritracciamento di Tesla, a seguito di una trimestrale che ha deluso le aspettative.
Il 2 gennaio Tesla ha comunicato che le consegne di veicoli nel quarto trimestre avevano superato le previsioni di Wall Street. Sono state infatti consegnate 484.507 vetture nel quarto trimestre e 1,81 milioni nel 2023, superando l'obiettivo di 1,8 milioni.
Tuttavia, la reazione degli analisti è stata moderata, perché quest’anno sono gli utili a farla da padrona e quelli di Tesla sono stati rivisti. Il consenso degli analisti per gli utili per azione del 2024 è sceso a 3,63 dollari per azione rispetto ai 3,81 dollari della fine dello scorso anno. Era di 5,65 dollari alla fine di Gennaio 2023.
Il fatturato di Tesla nel Q4 è stato di 25,17 miliardi di dollari contro i 25,87 miliardi previsti. Si tratta di una crescita di appena il 3% rispetto a un anno fa. Anche gli altri dati sono stati negativi. Gli utili per azione non-gaap sono stati di 0,71 dollari contro gli 0,73 dollari previsti.
Ma quello che preoccupa di più gli analisti sono le previsioni per il futuro. Musk ha annunciato che Tesla non sarà in grado di raggiungere le stime di Wall Street di 2,19 milioni di veicoli consegnati per il 2024 (un aumento del 21% rispetto al 2023).
Il veicolo di nuova generazione, che avrà un costo molto più contenuto dei precedenti, arriverà solamente a metà del 2025, e potrebbe aiutare l’azienda a riprendersi.
Gli Stati Uniti continuano a crescere strepitosamente
Questa settimana sono usciti i primi risultati sulla crescita del PIL degli Stati Uniti e sono stati, un’altra volta, eccezionalmente positivi. A fronte di una crescita stimata intorno al 2%, gli USA hanno fatto registrare un balzo del 3,3%.
Questo dato conferma un 2023 vigoroso che ha superato le aspettative di una possibile recessione. I risultati hanno suscitato ottimismo tra gli investitori, anticipando potenziali riduzioni dei tassi nei mesi a venire.
Per l'intero 2023, l'economia americana ha visto un incremento del 3,1%, posizionandosi come la più veloce tra le economie avanzate. Altri dati rivelano una decrescita del tasso annuo dell'inflazione al 1,7% nell'ultimo trimestre, rispetto al 2,6% del trimestre precedente.
Queste cifre suggeriscono una transizione verso un "atterraggio morbido" dell'economia, riducendo l'inflazione senza scatenare una recessione. Per le prossime tornate elettorali questi dati sono un ottimo biglietto da visita per Biden, che al momento non gode di grande apprezzamento.
Un sondaggio Financial Times-Michigan Ross indica che il 60% degli elettori è critico verso la sua politica economica, in particolare per i prezzi elevati dei beni essenziali.
Tutti contro la Lagarde
La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, non sembra essere vista di buon occhio dai suoi dipendenti.
Oltre la metà dei 1.159 partecipanti a un'indagine condotta tra i 5.089 impiegati della BCE ha espresso un giudizio negativo sulle performance di Christine Lagarde, qualificandola come inadatta alla guida dell’organizzazione.
La Lagarde non è una novellina del settore, avendo ricoperto il ruolo di ministro delle Finanze in Francia e direttore generale del FMI prima di assumere il ruolo di presidente della BCE.
Il sostegno a Lagarde all'interno della BCE è molto più basso rispetto a quello accordato ai suoi predecessori. Circa il 60% degli intervistati ha rivelato di avere scarsa o nulla fiducia in Lagarde e nel suo consiglio di amministrazione, un incremento rispetto al 40% registrato l'anno precedente.
Mercoledì sono state annunciate le decisioni prese dalla BCE in merito ai tagli dei tassi d’interesse. Christine Lagarde, in un suo discorso, ha osservato un rallentamento nella crescita dei salari nell'area dell'euro.
Come conseguenza di ciò ha ammesso la possibilità di abbassare i tassi d'interesse, pur mantenendo invariata la politica monetaria attuale.
"Iniziamo a vedere segni di rallentamento dell'inflazione", ha affermato Lagarde durante una conferenza stampa, dopo che la BCE ha lasciato invariato il suo tasso di interesse principale al 4%, indicando che l'inflazione sta diminuendo come previsto.
A danneggiare l’Europa continuano ad essere la rapida crescita salariale e il calo della produttività, che aumentano l’inflazione. Tuttavia, il calo della crescita dei salari indica che le aziende stanno assorbendo l'aumento dei costi del lavoro, senza scaricarlo sui consumatori.
Dopo le dichiarazioni di Lagarde, l'euro ha subito una debolezza, scendendo dello 0,5% rispetto al dollaro. Ciò riflette l'interpretazione degli investitori che i suoi commenti potrebbero preludere a una riduzione dei tassi già da Aprile.
L’inflazione aiuta Biden
Se nel precedente articolo abbiamo parlato di crescita del PIL, ora non possiamo che riportare i dati del PCE, l’indice preferito dalla Fed per misurare l’inflazione.
Per la prima volta dal 2021, l’indice core è sceso sotto il 3% . L'indice core della spesa per consumi personali è salito al 2,9% a Dicembre, con una diminuzione rispetto al 3,2% di Novembre, mentre l'indice generale si è attestato al 2,6%.
Il Segretario del Tesoro Janet Yellen ha sottolineato che questi dati non sollevano preoccupazioni inflazionistiche e che l'economia sembra procedere verso l'obiettivo inflazionistico del 2% della Fed senza necessità di ulteriori aumenti dei tassi.
Questi dati sembrano spingere affinché la Federal Reserve possa ridurre i tassi d'interesse già a partire da Marzo, considerando la moderazione dell'inflazione senza segnali di recessione.
Entrando nei dettagli del report, si osserva una diminuzione dello 0,2% nei prezzi dei beni, mentre i prezzi dei servizi hanno registrato un aumento dello 0,3%. Si è quindi invertita la rotta pandemica, quando i consumatori richiedevano soprattutto beni.
Nel dettaglio, i prezzi dei prodotti alimentari hanno mostrato un leggero incremento dello 0,1% in questo mese. I costi dei beni e dei servizi legati all'energia hanno visto un aumento dello 0,3%. Per quanto riguarda i beni durevoli, come elettrodomestici, computer e veicoli, si è registrata una diminuzione dello 0,4% dei prezzi.
Le recenti rilevazioni economiche sembrano incoraggiare i democratici per le prossime elezioni. Il settore manifatturiero e dei servizi hanno mostrato dei risultati migliori del previsto a Gennaio, grazie anche al calo dell’inflazione. La fiducia dei consumatori americani è inoltre salita, raggiungendo un picco di cinque mesi a Dicembre.
Nonostante questi progressi, Biden deve ancora convincere molti americani del pieno recupero economico.
Il suo successo nelle prossime elezioni potrebbe dipendere fortemente dalla percezione pubblica della salute economica del paese. Resta da vedere se questi sviluppi economici positivi influenzeranno la sua possibilità di essere rieletto per un secondo mandato.
La settimana che verrà
La prossima settimana sarà carica di eventi importanti. Sicuramente non possiamo non segnalare la decisione della Fed sui tassi d’interesse di mercoledì 31 o i dati sul mercato del lavoro che verranno rilasciati venerdì.
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Martedì 30/1
11.00 Crescita del PIL EU Flash (Q4): le previsioni flash per il Q4 europeo sono abbastanza impietose. Gli analisti si aspettano una crescita dello 0% rispetto al Q4 del 2022 e una crescita negativa del -0,1% rispetto al trimestre precedente, in linea con quanto successo per il Q3.
16.00 CB Consumer Confidence USA (Gennaio): L'indagine sulla fiducia dei consumatori riflette le condizioni economiche prevalenti e i probabili sviluppi per i mesi a venire. Questo rapporto mensile illustra in dettaglio gli atteggiamenti dei consumatori, le intenzioni di acquisto, i piani di vacanza e le aspettative dei consumatori per l'inflazione, i prezzi delle azioni e i tassi di interesse. I dati sono disponibili per età, reddito, 9 regioni e i primi 8 Stati.
Gli analisti si aspettano un indice a 115 in salita rispetto al dato di Novembre del 110,7.
Mercoledì 31/1
11.00 MBA Mortgage Applications (26 Gennaio): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
20.00 Decisione della Fed sui tassi d’interesse: Non ci aspettiamo nessun taglio in questa sessione tuttavia il discorso che verrà pronunciato a seguito dell’annuncio sarà molto importante e potrebbe guidare l’andamento delle borse.
Giovedì 1/2
11.00 Inflazione EU Flash (Gennaio): Gli analisti si aspettano un nuovo calo dell’inflazione nel mese di Gennaio, che dovrebbe passare dal 2,9% al 2,8% con un calo più sostanzioso per quanto riguarda l’inflazione core.
14.30 US Initial Jobless Claims (27 Gennaio): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità.
16.00 ISM manufacturing PMI (Gennaio): Il rapporto ISM sul settore manifatturiero si basa sui dati raccolti dai responsabili degli acquisti e delle forniture a livello nazionale. Le risposte al sondaggio riflettono l'eventuale variazione del mese in corso rispetto al mese precedente. Una lettura del PMI superiore al 50% indica che l'economia manifatturiera è generalmente in espansione; una lettura inferiore al 50% indica che è generalmente in declino. Gli analisti si aspettano un valore di 47,3 in calo rispetto al 47,4 e segnale di una settore manifatturiero ancora in contrazione.
Venerdì 2/2
14.30 Non Farm Payrolls USA (Gennaio): I Nonfarm payrolls sono un rapporto sull'occupazione pubblicato mensilmente, di solito il primo venerdì di ogni mese, e influenzano pesantemente il dollaro USA, il mercato obbligazionario e il mercato azionario. Il programma Current Employment Statistics (CES) dell'Ufficio Statistico del Lavoro del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, effettua indagini su circa 141.000 aziende e agenzie governative, che rappresentano circa 486.000 siti di lavoro individuali, al fine di fornire dati dettagliati sull'occupazione, le ore e le retribuzioni dei lavoratori non agricoli. Gli analisti si aspettano 173 mila nuove buste paga, in calo rispetto a Dicembre (216 mila), segno di un raffreddamento del mercato del lavoro.
14.30 Tasso di disoccupazione USA (Gennaio): Per il mese di Gennaio è previsto un tasso di disoccupazione del 3,8% in risalita rispetto al 3,7% registrato a Dicembre, ma ancora sotto alla soglia del 4%.
16.00 Michigan consumer sentiment final USA (Gennaio): L'Indice delle aspettative dei consumatori si concentra su tre aree: come i consumatori considerano le prospettive della propria situazione finanziaria, come considerano le prospettive dell'economia generale nel breve periodo e come considerano le prospettive dell'economia nel lungo periodo.
Dopo un minimo raggiunto a Novembre di 61,3 Dicembre è stato un mese positivo segnando un indice al 69,7. Il dato definitivo di gennaio è previsto ancora migliore, a 78,8 indicando una forte ripresa di fiducia per i consumatori.
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