I dati del lavoro in America sono ancora forti, come si muoverà la FED?
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
La settimana pasquale è stata neutra per il mercati americani, ma ci sono sempre più segnali di una recessione moderata.
I dati del lavoro in America sono stati molto forti, tuttavia cominciano a vedersi i primi segnali di un raffreddamento.
L’OPEC+ ha sorpreso i mercati con un taglio inaspettato della produzione di greggio.
La pratica del “friendshoring” è una minaccia per la crescita economica.
Con la settimana di Pasqua, la newsletter arriva con un giorno di anticipo per darvi una maggiore fruibilità. Colgo l’occasione per salutare tutti i lettori e fare tanti auguri di Buona Pasqua. Godetevi questi giorni in serenità. Buona lettura!
La settimana passata
L’ultima settimana prima di Pasqua è stata avara di soddisfazioni per le principali borse americane. Il Dow Jones ha registrato la performance migliore, con una crescita del 0,6% seguito dall’S&P500 con il -0,1% e il Nasdaq con il -1,1%.
Attualmente l’ipotesi più probabile per l’America resta quella di una recessione moderata, con i primi dati che usciranno verso la metà del 2023. Tre fattori sembrano confermare questa ipotesi.
Da una parte il mercato del lavoro sta iniziando a dare i primi segnali di raffreddamento, nonostante il tasso di disoccupazione rimanga ai minimi da diversi decenni. Nell’articolo successivo entreremo più nel dettaglio interpretando i dati della settimana scorsa.
L’altro fattore rilevante è il crollo, che si protrae da diversi mesi ormai, dell’attività manifatturiera e dei servizi. L'indice manifatturiero ISM, ha toccato quota 46,3, al di sotto delle aspettative di 47,5. Al contrario, l'indice ISM dei servizi si è attestato in territorio di espansione a 51,2, ma molto al di sotto delle aspettative di 54,4.
Infine anche il mercato immobiliare sta rallentando in modo importante. Guardando all’inflazione, le componenti abitative e locative dell'inflazione sono rimaste elevate.
L'indice nazionale dei prezzi delle case Case-Shiller è cresciuto del 3,8% su base annua, un valore che, dopo i due anni di boom immobiliare della pandemia, non si era più visto. La crisi che sta colpendo le banche regionali potrebbe contribuire a raffreddare ancora di più i prezzi degli immobili, a causa della forte connessione che c’è tra queste banche e il settore.
Questo in linea con le aspettative di calo dei prezzi nel settore immobiliare americano nel corso dei prossimi mesi che potrebbe portare ulteriormente verso il basso l’inflazione.
I dati del lavoro in America
Il mercato del lavoro in America resta fortissimo, nonostante i continui scossoni che l’economia sta subendo e i pesanti licenziamenti del settore tecnologico.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,5%, ai minimi dagli anni ‘80, e se guardiamo alle minoranze, possiamo notare che il tasso di disoccupazione della popolazione afroamericana è sceso al 5%, un altro minimo storico.
Gli aumenti salariali annuali sono rallentati, ma sono rimasti troppo alti per essere coerenti con l'obiettivo di inflazione del 2% della banca centrale statunitense. Il numero di lavoratori non agricoli sono aumentati di 236.000 unità (4.000 unità al di sotto delle stime). D’altro canto, i dati di febbraio sono stati rivisti al rialzo, con l'aggiunta di 326.000 posti di lavoro invece dei 311.000 precedentemente riportati. Quindi un numero netto positivo tra revisione del mese passato e sorpresa negativa del mese corrente (15k-4k).
Guardando al primo trimestre, la crescita dei posti di lavoro è stata in media di 345.000 unità al mese (a causa della forte crescita di gennaio che alza la media), più del triplo del ritmo necessario per tenere il passo con la crescita della popolazione in età lavorativa.
Però, come abbiamo detto precedentemente, ci sono alcuni dati che danno segnali di un raffreddamento. Oltre alla riduzione del tasso di crescita dei salari, il rapporto ADP sui salari privati per il mese di marzo ha mostrato un aumento di 145.000 posti di lavoro, ben al di sotto dell'aumento previsto di 250.000 unità. Inoltre, i dati sulle aperture di posti di lavoro (JOLTS) hanno mostrato che a febbraio le aperture sono scese sotto i 10 milioni per la prima volta in quasi due anni.
Per la crescita della disoccupazione, fermo restando le condizioni macro attuali, è solo questione di tempo.
Taglio di produzione del greggio
La notizia che l'Arabia Saudita e gli altri produttori di petrolio OPEC+ avrebbero tagliato ulteriormente la produzione di petrolio per circa 1,16 milioni di barili al giorno, ha colto di sorpresa tutti gli operatori sui mercati. Con questa ultima decisione, la quantità totale dei tagli dell'OPEC+, è pari a 3,66 milioni di bpd, ovvero al 3,7% della domanda globale.
Dopo la notizia il prezzo del petrolio è salito notevolmente, e alla chiusura della settimana ha fatto registrare un +6,3%.
La decisione di tagliare parte della produzione è stata fatta in modo da compensare, preventivamente, gli effetti che una recessione globale potrebbero avere sul prezzo del petrolio. Si tratta quindi di un tentativo di mantenere artificialmente alto il prezzo del petrolio.
Questa decisione avrà un impatto notevole sugli Stati Uniti, che durante il 2022 per far fronte all’impennata del prezzo del petrolio aveva venduto il valore record di 180 milioni di barili dalle riserve nazionali.
Con la vendita di febbraio 2023 le riserve hanno toccato il valore più basso dagli anni 80, e danno così poca possibilità di manovra al governo.
Le tensioni geopolitiche sono una minaccia per la crescita
Il FMI, ha espresso preoccupazioni per un quadro che sembra si stia delineando a livello globale: l'aumento della pratica del "friendshoring" probabilmente aumenterà il rischio di crisi economiche e potrebbe ridurre la produzione globale a lungo termine del 2%.
Per “friendshoring” si intendono gli investimenti diretti esteri che fluiscono più tra paesi alleati politicamente che tra paesi geograficamente vicini.
È una strategia che la Cina ha adottato con forza negli ultimi anni, cercando di attrarre verso la sua sfera di influenza dei paesi, tipicamente ricchi di materie prime, con la promessa di grandi investimenti.
In questa situazione economica tutt’altro che solida, con le tensioni generate dalla guerra in Ucraina, i governi ricorrono sempre più spesso alla retorica protezionistica.
Il segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen, in una recente dichiarazione, ha detto che è importante dare priorità alle catene di approvvigionamento "con i Paesi su cui possiamo contare". Un altro esempio sono le restrizioni alle esportazioni di Washington sulla tecnologia dei semiconduttori cinesi.
Se da una parte la globalizzazione aveva portato un continuo impulso deflazionistico, l’aumento di friendshoring potrebbe avere effetti opposti.
La settimana che verrà
La prossima settimana sarà caratterizzata dai dati sull’inflazione. Il mese di marzo dovrebbe essere positivo, continuando il trend discendente iniziato dall’estate scorsa. C’è maggiore preoccupazione per il valore core, che si sta avvicinando molto all’inflazione comprendente anche cibo ed energia.
Questo potrebbe essere un problema perché a gonfiare maggiormente l’inflazione negli scorsi mesi erano state queste due componenti, che però ora si stanno relativamente stabilizzando.
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Mercoledì 12/4
13.00 MBA Mortgage Applications (7/aprile): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
14.30 Tasso d’inflazione US (marzo): In America il tasso d’inflazione ha toccato il minimo da un anno a febbraio, e anche per marzo ci si aspetta una riduzione. Per quanto riguarda la componente core del tasso, anche questa continua a scendere. I recenti tagli della produzione di greggio da parte dell’OPEC potrebbero ripercuotersi sull’inflazione di aprile, ma non su quella di marzo.
20.00 Verbali FOMC: Come di consueto dopo l’uscita dei dati sull’inflazione verranno rilasciati i verbali FOMC e sarà interessante leggere le parole della commissione per fare previsioni sui prossimi rialzi dei tassi d’interesse.
Giovedì 13/4
14.30 PPI US (marzo): Negli Stati Uniti, l'inflazione dei prezzi alla produzione al mese per la domanda finale misura le variazioni mese su mese dei prezzi delle merci vendute per i consumi personali, gli investimenti di capitale, la pubblica amministrazione e le esportazioni. Gli analisti non si aspettano nessun aumento da un mese all’altro.
14.30 US Initial Jobless Claims (8 aprile): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità, in netta discesa nelle ultime 3 settimane.
Venerdì 14/4
14.30 Vendite retail US (marzo): Il rapporto sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti fornisce una misura aggregata delle vendite di beni e servizi al dettaglio in un periodo di un mese. Esistono tredici tipi principali di rivenditori, che danno una visione complessiva dell’economia statunitense.
16.00 Michigan Consumer Sentiment Prel (aprile): L'Indice delle aspettative dei consumatori si concentra su tre aree: come i consumatori considerano le prospettive della propria situazione finanziaria, come considerano le prospettive dell'economia generale nel breve periodo e come considerano le prospettive dell'economia nel lungo periodo. È un indicatore della fiducia nell’economia e negli ultimi mesi l’indice è oscillato molto, mostrando che i consumatori non hanno una visione unica ma navigano a vista.
Ultimi video usciti sul mio canale Youtube
Ricordiamo che a inizio anno avevo scommesso con Darko una cena, vedendo chi riusciva a prevedere dove sarebbe arrivato l’S&P500 entro fine anno (o chi si avvicinava di più). Per adesso sta vincendo lui. Io ero arrivato a un prezzo obiettivo intorno ai 3900 dollari e oggi, vorrei riprendere la mia previsione tre mesi dopo, analizzando come si è evoluta la situazione economica nei tre mesi passati.
Secondo appuntamento della rubrica "Rispondo alle domande più interessanti di Reddit Italia Personal Finance". In questo video ho selezionato le domande più votate di questo mese, ed ho risposto alle domande che mi hanno colpito di più.
In questo video cercheremo di comprendere le varie opzioni lavorative e di sfatare qualche mito sulla partita IVA. L’obiettivo finale poi sarà quello di capire come deve amministrare fiscalmente la sua attività un consulente finanziario. Per farlo, mi supporterà Fiscozen, il servizio online per la gestione della Partita IVA che ti offre un commercialista dedicato e una piattaforma da cui monitorare il tutto. Iniziamo quindi parlando di tre figure distinte, il consulente bancario, il consulente abilitato all'offerta fuori sede (ex promotore) e il consulente finanziario autonomo. I tre hanno tutti a che fare con le finanze personali e forniscono consulenza finanziaria ai loro clienti.