Cosa succede sul mercato del lavoro americano
Ecco tutte le novità sui mercati finanziari della settimana.
Le notizie principali
I rendimenti delle obbligazioni schizzano verso l’alto in tutto l’occidente.
I dati del lavoro americano stupiscono nuovamente, con molti più posti di lavoro aggiunti rispetto alle stime.
Il WTO ha tagliato le stime di crescita del commercio globale sull’onda di una compressione del settore manifatturiero.
Il prezzo del petrolio scende nonostante continuino i tagli alla produzione.
La settimana passata
Durante questa settimana, i principali indici americani si sono mossi in direzioni contrastanti, con il NASDAQ che continua ad essere il più positivo dei tre, crescendo del 1,6%, arrivando a far registrare una performance del +28,3% dall’inizio dell’anno. L’S&P500 sale con meno forza del 0,5%, mentre il Dow Jones scende dello -0,3%, registrando una crescita quasi nulla dall'inizio dell’anno.
Se da una parte osserviamo il crollo del prezzo del petrolio, che scende questa settimana di quasi il 9% e di cui parleremo più avanti nella newsletter, è importante soffermarsi sui rendimenti obbligazionari.
La scorsa settimana i rendimenti decennali hanno superato il 4,8%, un tasso mai visto dal 2007. Dall’inizio dell’anno i rendimenti sono aumentati di ben il 0,9% e probabilmente questo è un indizio del raggiungimento del picco per quest’anno.
Nonostante l’inflazione resti elevata, l'ultima lettura del PCE core, la misura preferita dalla Fed per l'inflazione, è scesa sotto il 4% per la prima volta in due anni, dimostrando il successo della politica della Fed nell’aumentare i tassi.
Eppure, i tassi a 10 anni sono saliti, suggerendo che il mercato al momento sta scontando da una parte il messaggio della Fed di "tassi elevati più a lungo" e dall’altra la necessità da parte del governo di piazzare una quantità significativa di titoli del Tesoro per finanziare il gonfio deficit di bilancio.
Guardando agli ultimi 50 anni, quando l'inflazione di fondo è salita al di sopra dei tassi decennali (come è successo di recente), l'inflazione di fondo ha raggiunto il suo picco, in media, un po' più di un anno prima del picco dei tassi di interesse. L'inflazione di base ha raggiunto il picco nel Settembre 2022, il che suggerisce che il picco dei tassi potrebbe non essere lontano.
Anche per quanto riguarda l’Europa stiamo assistendo ad una salita importante dei rendimenti. Nel Regno Unito, i rendimenti a 10 anni sono saliti al 4,58%, mentre per i gilt trentennali hanno superato il 5% per la prima volta dalla crisi pensionistica dello scorso autunno, che aveva visto un crollo improvviso della sterlina.
I rendimenti del debito tedesco a 10 anni, il benchmark dell'eurozona, sono saliti di 0,08 punti percentuali al 2,93%, sfiorando il massimo di 12 anni toccato la settimana scorsa.
Cosa succede sul mercato del lavoro americano
Ogni mese aspettiamo i dati sui nuovi posti di lavoro aggiunti e sulla disoccupazione, aspettandoci un peggioramento di entrambi e ogni volta rimaniamo stupiti da qualche dato inaspettato.
Questo mese a colpirci maggiormente sono stati i non farm payrolls. Gli Stati Uniti hanno aggiunto 336.000 nuovi posti di lavoro a Settembre, molto più del previsto, superando le aspettative di 170.000 nuove unità e anche delle aspettative riviste ad agosto.
Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, nonostante il dato di Settembre sia più alto di quanto inizialmente previsto (del 3,8%) resta abbondantemente sotto al 4%, segnando il più lungo periodo consecutivo da 50 anni al di sotto della soglia psicologica del 4%.
I settori che hanno registrato incrementi occupazionali insolitamente elevati sono stati il commercio al dettaglio, l'edilizia e il trasporto aereo. Anche l'occupazione nel settore dell'istruzione pubblica è aumentata con la ripresa delle scuole.
Sottolineiamo anche la crescita di assunzioni nei ristoranti, che hanno raggiunto i livelli occupazionali pre-pandemia, negli hotel e nei centri di cura e assistenza residenziale, tutti settori lavorativi che stanno ancora occupando i posti vacanti lasciati dalla pandemia.
In tutto i posti di lavoro complessivi nel settore privato sono aumentati del 3,5% rispetto a Febbraio 2020.
Questa grande richiesta nel mercato del lavoro ha rafforzato il potere contrattualistico dei lavoratori, e la prova è il grande aumento di scioperi dell’ultimo periodo.
Questa settimana, circa 75.000 dipendenti della Kaiser Permanente, uno dei maggiori fornitori di servizi sanitari del Paese, hanno abbandonato il lavoro: il più grande sciopero del settore sanitario mai registrato
Il WTO taglia le stime
L'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha dimezzato le stime sulla crescita delle esportazioni nel mondo per quest'anno, a causa del rallentamento dell'industria manifatturiera.
Rispetto alle previsioni iniziali di Aprile, che indicavano una crescita del +1,7% dell’esportazioni globali, le nuove stime sono molto più conservative, segnando una crescita di appena lo 0,8%. Una delle cause di questa riduzione nelle stime è la sempre più crescente frammentazione dell’economia globale, e la tendenza degli stati ad alzare barriere doganali, attraverso l’aumento delle imposte sui beni importati.
Le tensioni tra Washington e Pechino, che nel continente asiatico svolge un ruolo dominante, hanno portato ad una decrescita importante dei partner bilaterali asiatici, dal 43% della prima metà del 2022 al 38% dello stesso periodo del 2023. Questi partner forniscono parti e accessori, necessari per le produzioni più tecnologicamente avanzate.
La scorsa settimana, l'Ufficio olandese per l'analisi della politica economica (CPB) ha riferito che i volumi del commercio globale sono scesi del 3,2% annuo a Luglio, il calo più forte dai primi mesi della pandemia di coronavirus dell'Agosto 2020.
Il rallentamento ha coinvolto un grande numero di Paesi e un'ampia gamma di beni, in particolare alcune categorie di prodotti manifatturieri come ferro e acciaio, apparecchiature per ufficio e per le telecomunicazioni, prodotti tessili e abbigliamento.
Nonostante i dati del rapporto ISM manifatturiero americano dimostrino un miglioramento del comparto, indicando l’ormai prossima uscita dalla fase di compressione del settore manifatturiero, gli altri paesi, tra i quali la Cina è sicuramente il player principale, continuano ad avere difficoltà.
L’inaspettata discesa del prezzo del petrolio
La discesa del prezzo del petrolio va in controtendenza rispetto alla decisione dell'OPEC+ di mantenere i tagli alla produzione di petrolio, mantenendo l'offerta sotto controllo.
I prezzi del petrolio sono scesi di circa il 9% rispetto all’inizio della settimana. I futures sul Brent e del West Texas Intermediate sono scesi di circa 10 dollari al barile in meno di 10 giorni, dopo aver sfiorato i 100 dollari a fine Settembre, segnando il calo più forte da Maggio per entrambi i benchmark del greggio.
La paura degli investitori è che il picco della domanda di carburante sia ormai alle spalle, e che la recessione che sta iniziando a colpire le principali economie mondiali deprimerà la domanda nei prossimi mesi. I dati governativi di mercoledì hanno anche mostrato un forte calo della domanda di benzina negli Stati Uniti, il paese che ne consuma di più.
Per quanto riguarda i produttori, l'Arabia Saudita ha dichiarato che manterrà un taglio volontario di 1 milione di barili al giorno (bpd) fino alla fine del 2023, mentre la Russia manterrà un freno volontario alle esportazioni di 300.000 bpd fino alla fine di Dicembre.
È probabile che lo scoppio della guerra contro la palestina possa portare agitazione sui mercati e far aumentare il prezzo del petrolio, almeno nel breve periodo.
La settimana che verrà
La prossima settimana sarà incentrata sull’inflazione. Mercoledì verrà rilasciato il dato sull’inflazione dei prezzi alla produzione mentre venerdì usciranno i dati relativi al CPI di Settembre.
Mercoledì potremmo leggere gli ultimi verbali FOMC, che come al solito commenteremo su questa newsletter la prossima settimana.
Calendario Economico
Ecco alcuni degli eventi più interessanti della prossima settimana:
Mercoledì 11/10
13.00 MBA Mortgage Applications (6 Ottobre): Negli Stati Uniti, il sondaggio settimanale sulle richieste di mutui MBA è una panoramica completa del mercato dei mutui a livello nazionale e copre tutti i tipi di operatori del settore, comprese le banche commerciali, gli istituti di credito e le società di mortgage banking. L'intero mercato è rappresentato dall'Indice di mercato, che copre tutte le richieste di mutuo presentate durante la settimana, sia per l'acquisto che per il rifinanziamento. L'indagine copre oltre il 75% di tutte le richieste di mutui residenziali al dettaglio negli Stati Uniti.
14.30 PPI MoM USA (Settembre): Negli Stati Uniti, l'inflazione dei prezzi alla produzione al mese per la domanda finale misura le variazioni mese su mese dei prezzi dei beni venduti per i consumi personali, gli investimenti, la pubblica amministrazione e le esportazioni. L’indicatore è composto da sei indici di prezzo principali.
Dopo la netta crescita dei mesi di Luglio e Agosto, aumentati rispettivamente del 0,4% e del 0,7% rispettivamente, il trend continua anche a Settembre, con gli analisti che si aspettano un aumento di 0,3%.
20.00 Verbali FOMC: I verbali FOMC sono i verbali delle riunioni della Federal Open Market Committee (dove si decidono le modifiche ai tassi d’interesse) che si tengono tre settimane prima. Sono uno strumento importante per gli investitori perché ci aiutano a capire qual è il sentimento dominante all’interno della commissione.
Giovedì 12/10
14.30 US Initial Jobless Claims (7 Ottobre): Le richieste iniziali di disoccupazione hanno un grande impatto sui mercati finanziari perché, a differenza dei dati sulle richieste continuate che misurano il numero di persone che richiedono sussidi di disoccupazione, le richieste iniziali di disoccupazione misurano la disoccupazione nuova ed emergente. Le nuove richieste di disoccupazione sono state in calo per diversi mesi a dimostrazione di un mercato del lavoro estremamente forte dove la domanda superava l’offerta. Un mercato di questo tipo spinge i salari verso l’alto aumentando notevolmente l’inflazione. Ad oggi gli effetti degli aumenti dei tassi non si vedono ancora in modo marcato nel mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione molto basso) perché le initial jobless claims restano sotto le 300 K unità.
14.30 Inflazione USA (Settembre): Gli analisti prevedono un’inflazione in leggera discesa al 3,6% rispetto al 3,7% di Agosto. L’aumento visto negli ultimi mesi è da associare alla forte crescita del prezzo degli energetici. Stime positive per quanto riguarda l’inflazione core, che ci si aspetta al 4,1% il valore più basso negli ultimi 12 mesi.
Venerdì 13/10
16.00 Michigan consumer sentiment prel (Ottobre): L'Indice delle aspettative dei consumatori si concentra su tre aree: come i consumatori considerano le prospettive della propria situazione finanziaria, come considerano le prospettive dell'economia generale nel breve periodo e come considerano le prospettive dell'economia nel lungo periodo. Ogni indagine mensile contiene circa 50 domande fondamentali, ognuna delle quali analizza un aspetto diverso degli atteggiamenti e delle aspettative dei consumatori.
Dopo il picco toccato a Luglio, l’indice è sceso costantemente e ci si aspetta che anche il dato preliminare di ottobre mantenga lo stesso trend.
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